Se state per andare al mare e volete prendere la tintarella, state molto attenti al binge tanning poiché è pericolosissimo.
Siamo finalmente in estate e per molte famiglie si avvicina il momento delle tanto attese e desiderate ferie. C’è chi adora andare in montagna, per godersi i bei panorami e l’aria fresca mentre altri non vedono l’ora di recarsi al mare, dove fare dei bei bagni nell’acqua cristallina e lunghe passeggiate sul lungo mare. Se nei vostri desideri c’è quello di una bella tintarella dorata, c’è però una cosa che dovete assolutamente sapere.
Ormai sappiamo tutti quanto il sole, sebbene abbia degli aspetti positivi, in realtà nei suoi raggi UVB ed UVA nasconda dei pericoli, come l’invecchiamento cutaneo precoce o lo sviluppo di neoplasie e tumori della pelle. Se quindi state per andare al mare e ciò che sognate di più è stendervi sul lettino per prendere il sole tutto il giorno, c’è qualcosa che dovete assolutamente sapere.
Abbronzatura, datele tempo: no al binge tanning!
Per binge tanning si intende l’abitudine di molte persone di fare dei veri e propri bagni di sole: ci si stende sul lettino in riva al mare alle 9 della mattina e ci si rialza alle 18, belli cotti e ustionati soprattutto se non si ha messo la crema. Questa abitudine è propria soprattutto di chi ha già la pelle piuttosto scura, quindi tende a non scottarsi e sottovaluta i rischi legati al sole: in realtà, i raggi UVA ed UVB sono dannosi per chiunque, anche senza la scottatura vera e propria.
Ogni volta che ci si espone al sole, anche solo per svolgere un’attività sportiva o per lavoro, ci si deve proteggere con creme solari con un SPF alto, preferibilmente 50. Queste vanno applicate in abbondanza e frequentemente, almeno ogni due ore e dopo ogni bagno, anche se resistenti all’acqua. Per capire la quantità da applicare, basti pensare che per la zona del viso e del collo serve la dose di crema che ricopre interamente il dito indice e il dito medio.
Esporsi al sole senza un’adeguata protezione aumenta il rischio di tumori cutanei tra cui il melanoma che, ad oggi, colpisce circa 100mila persone all’anno, con un aumento del 15% rispetto a dieci anni fa. Proteggersi è quindi fondamentale, sia per sé stessi che per i propri figli.