Ultimamente non riesci a portare a termine un compito e rimandi sempre tutto al giorno successivo? Non è semplice pigrizia, ecco come risolvere.
A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di aver deciso di rimandare un compito o un impegno. C’è però gente che in barba al detto “Non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi“, procrastina costantemente riducendosi all’ultimo momento utile per fare qualsiasi cosa. Atteggiamento che potrebbe apparire come semplice pigrizia, ma è davvero questo?
In realtà il continuo procrastinare è un comportamento che tutti possono avere in un periodo particolare della vita. Magari si è giù di corda, oppure si è talmente stanchi da aver bisogno di un periodo di relax e riposo, il risultato però è che ben presto quell’abitudine di rimandare l’impegno o l’obbligo diventa un abitudine radicata che porta all’ottenimento di risultati mediocri e di conseguenza insoddisfazione e frustrazione.
Quando si entra in questo circolo vizioso di ozio e frustrazione, il rischio è di convincersi di non essere in grado di fare nulla e di cadere dunque in depressione. Un rischio che va assolutamente evitato, ma in che modo?
Alcuni consigli per superare il continuo procrastinare
Nessuno di noi vuole rimanere prigioniero della propria mente e di certo nessuno di noi vuole arrivare al punto di pensare di non essere in grado di fare nulla. Per evitare di rimanere imprigionati in questo loop pessimistico ci sono alcune cose che potete fare.
Ecco cosa:
- Iniziare ad agire: spesso pianifichiamo i nostri step successivi allo scopo di essere preparati al meglio per affrontare ciò che dobbiamo fare, ma quando non ci sentiamo mai pronti è controproducente. Il rischio è che la paura di sbagliare ci porti a perdere delle occasioni importanti, dunque è meglio sempre agire senza preoccuparsi del margine di rischio rimanente.
- Non ingigantire le cose: alle volte abbiamo la tendenza a rendere i problemi e le sconfitte più importanti di ciò che in realtà sono. Ogni errore e ogni fallimento va immagazinato come una lezione per migliorarsi e non va utilizzato come prova della presunta incapacità a ottenere quel determinato obiettivo.
- Step successivi: inutile guardare al quadro generale, questo serve per darci un’idea di dove si vuole arrivare ma può essere un impedimento. Meglio sempre procedere per gradi e dunque concentrarsi su obiettivi a breve termine che poi portano al risultato complessivo.
- Cominciare dal difficile: un’ottima gestione del tempo a disposizione dipende anche dalla gestione dei compiti. Cominciare da quelli più complessi ci permette di risolvere a mente lucida le problematiche maggiori e ci dà la spinta per ultimare anche i compiti minori con una maggiore fiducia in noi stessi.
- Prendere una decisione: ci sono volte in cui a bloccarci è la paura di sbagliare una scelta. Il fatto è che quando ci si blocca senza riuscire a decidere si perde autostima, si pensa di non essere capaci di andare oltre. Prendere decisioni invece invia un imput positivo, ci rende persone in grado di agire.