Virus West Nile: aumentano i casi in Italia, 34 province in allerta, attivate procedure di prevenzione

L’estate è calda anche sul fronte sanitario. Il virus West Nile, o febbre del Nilo, sta facendo registrare in questi giorni un boom di contagi. Ecco gli ultimi aggiornamenti. 

Cresce a macchia d’olio in questo primo scorcio di agosto la circolazione del virus West Nile, meglio noto come febbre del Nilo. E se non siamo (ancora) ai livelli del 2022, quando la grande siccità aveva creato le condizioni ideali per la circolazione del virus attraverso le zanzare, nel corso dell’ultima settimana si è registrato un vertiginoso incremento dei casi in Lombardia, dove si è tra l’altro registrato il primo – e per ora unico – decesso in Italia.

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Su 25 casi di infezione confermati nell’uomo, ben 12 sono localizzati in Lombardia. (TheWiseMagazine.it)

L’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità (Iss),pubblicato ieri ed aggiornato al 3 agosto, indica che su 25 casi di infezione confermati nell’uomo, ben 12 sono localizzati proprio in Lombardia. Nello specifico, i casi manifestati in forma neuroinvasiva sono 4 (2 a Cremona e 2 a Mantova, tutti autoctoni), con un aumento del 100% in una sola settimana. Ecco tutti i dettagli

Il preoccupante bilancio dell’Iss

Tra i 25 casi di infezione rilevati a livello nazionale dall’Iss da inizio maggio, 5 si sono manifestati nella forma neuroinvasiva (4 in Piemonte, 4 in Lombardia, 7 in Emilia Romagna), 6 hanno coinvolto donatori di sangue (1 in Piemonte, 4 in Lombardia, 1 in Emilia Romagna), e in 3 casi il virus ha provocato febbre. L’Iss ricorda inoltre che il primo caso della stagione di infezione da virus West Nile nell’uomo era stato segnalato dall’Emilia Romagna, e precisamente in provincia di Parma, nel mese di luglio. Erano solo 6, invece, i casi riportati nel precedente bollettino Iss, datato 27 luglio.

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Nel suo ultimo bollettino l’Iss ricorda che quest’anno le malattie trasmesse da insetti hanno visto una diffusione precoce in Italia. (TheWiseMagazine.it)

Diventano così 34 le province coinvolte nella circolazione del virus, appartenenti a 7 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna. Nel suo nuovo bollettino l’Iss ricorda che quest’anno le malattie trasmesse da insetti hanno visto una diffusione precoce in Italia. La circolazione del virus West Nile è stata infatti confermata dalla presenza del virus in pool di zanzare e in avifauna nel Paese già nel mese di maggio. Di conseguenza, sono state immediatamente attivate le misure di prevenzione su trasfusioni e trapianti nelle aree interessate. E di recente anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha lanciato un alert sulle zanzare invasive e i rischi che comportano per la salute dei cittadini. L’attenzione resta puntata su zanzare e uccelli selvatici: le punture sono il principale mezzo di contagio all’uomo, mentre l’infezione non si trasmette da persona a persona.

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