Esiste una sostanza che può essere veramente dannosa per la salute: che cosa ha a che fare con questi cibi e perché evitarla
Il pesce, con le sue molteplici proprietà, rappresenta una fonte proteica davvero unica. Inoltre è una prelibatezza, infatti quando si va al ristorante, una delle scelte migliori che si possa fare è quella di una cena o di un pranzo a base di pesce.
Quando lo si usa a casa, le opzioni sono due: comprarlo in pescheria oppure surgelato al supermercato. In una società frenetica, che viaggia a ritmi sempre più veloci, però, la gran parte delle volte, la scelta ricade su cibi pronti. Questo perché è più semplice e veloce, una volta tornati a casa dal lavoro, preparare da mangiare.
Sicuramente siamo tutti consapevoli che non si tratti della soluzione migliore, ma a decidere per noi, spesso, è la disponibilità di tempo. Ad oggi, però, emerge chiaramente che vi sono tutta una serie di cibi che potrebbero arrecare seri danni alla nostra salute. Nel pesce, carne e zuppe pronte, infatti, potrebbe essere contenuta una sostanza davvero pericolosa.
Cibi pronti e in scatola: la sostanza che potrebbe nuocere alla salute
La sostanza pericolosa è il bisfenolo A, contenuta in gran parte nei cibi in scatola, e che potrebbe essere dannosa per la nostra salute .Questa sostanza non era stata valutata in un primo momento come potenzialmente pericolosa, ma secondo l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), pare invece che sia in grado di provocare danni, sia alla salute dei bambini che degli adulti.
L’ente, infatti, ha reso noto che in seguito ad una serie di nuovi studi e ricerche in merito al bisfenolo A, è emerso che questo risulterebbe dannoso per tutte le fasce di età. Sarebbe il sistema immunitario a pagare i danni della sua pericolosità.
Questa sostanza chimica si usa insieme ad altre, per la produzione di resine e materie plastiche. E proprio le lattine e le scatole, ne sono composte e contengono, dunque, il bisfenolo A che va a contatto con il cibo. Secondo gli studi e da quanto emerge dalle valutazioni degli esperti, questa sostanza sarebbe in grado di aumentare il numero di globuli bianchi, intaccando la milza.
Questo fenomeno, a sua volta, potrebbe portare allo sviluppo di malattie autoimmuni e infiammazioni polmonari allergiche. Motivo per cui l’EFSA ha deciso di abbassare significativamente le indicazioni sulla dose giornaliera che può essere ingerita senza provocare danni al nostro organismo.