Gerry Scotti racconta un retroscena commovente che riguarda il suo lavoro da imprenditore: nessuno immaginava un simile evento
Durante la sua carriera Gerry Scotti è diventato uno dei conduttori più amati della televisione italiana, protagonista assoluto della scena con ascolti da record. Oggi il conduttore è considerato il degno erede di Mike Bongiorno, e in autunno è pronto a tornare davanti alle telecamere con il programma Tu si que vales.
Da qualche tempo a questa parte però si è anche reinventato imprenditore. Infatti Scotti ha dato vita alle Cantine Giorgi a Canneto Pavese che gli hanno permesso di trasformare una passione in un’impresa di grande successo. Non a caso, proprio alle Cantine Giorgi è legato un racconto commovente che il conduttore ha fatto alla redazione di Panorama durante una lunga intervista.
Il commovente racconto di Gerry Scotti sulla sua impresa
Gerry Scotti ha trasformato la sua passione per i vini in un’attività imprenditoriale in costante crescita, avviando anni fa le Cantine Giorgi che si trovano nel pavese. Inoltre si tratta di un grande progetto al quale da tempo collabora anche il figlio del conduttore, Edoardo.
Un’attività che sta andando bene, come ha raccontato Scotti a Panorama, grazie alla quale ogni anno è in grado di produrre dalle 30.000 alle 40.000 bottiglie inserite in guide importanti del settore: “Dopo quattro anni ho preso voti migliori che in tutta la mia carriera scolastica“.
Nel corso dell’intervista concessa a Panorama, Gerry Scotti si è lasciato andare a un racconto scioccante e commovente riguardante un periodo buio legato proprio alla sua attività imprenditoriale. Infatti ha ricordato l’alluvione che colpì la zona del pavese dove si trovano le sue cantine.
La sua attività imprenditoriale subì un grave contraccolpo, dato che acqua e fango presero di mira la struttura, distruggendo i macchinari dedicati alla produzione del vino. A non subire gravi danni, fortunatamente, furono proprio le vigne, e il raccolto venne così preservato. In seguito i produttori di Oltreperò avviarono una vera e propria catena solidale per permettere a Gerry Scotti di non interrompere la produzione di vino.
“Hanno rinunciato a una parte di capienza delle loro aziende per consentire a Giorgi di proseguire la vendemmia”, ha raccontato Gerry Scotti durante l’intervista. Che ha aggiunto: “La solidarietà è stata manna dal cielo: se aspetti i rimborsi dello Stato, perdi il lavoro di un anno“. Un’amara riflessione su un episodio che ha messo in pericolo i tanti anni di lavoro dedicati alle sue cantine.