Ritorna a fare capolino in Parlamento l’idea di una tassa patrimoniale: ennesima stangata per milioni di famiglie.
Appena prima di chiudere per le vacanze, alla Camera si sono alzate più voci per proporre una tassa patrimoniale. Sarebbe l’ennesima stangata alle tasche di milioni di persone e famiglie. Vediamo insieme cosa succederà.
Italiani sempre più poveri di fronte a bollette sempre più alte, rate dei mutui che continuano a crescere, alimenti e farmaci colpiti anch’essi dai rialzi. La soluzione? Forse aumentare stipendi e pensioni in modo da restituire potere d’acquisto alle famiglie e, al tempo stesso, rimettere in moto l’economia. L’aumento del taglio del cuneo fiscale sembrerebbe andare esattamente in questa direzione come anche la detassazione dei fringe benefit fino alla soglia dei 3000 euro per i lavoratori dipendenti con figli minori a carico.
Non solo: il Governo Meloni ha messo in campo numerosi bonus e aiuti a sostegno delle famiglie più in difficoltà come la carta risparmio spesa del valore di 382,50 euro. Le casse statali non se la passano bene, è vero. Questo comporterà, probabilmente, un ulteriore rinvio della riforma delle pensioni.
Patrimoniale: ecco cosa succederà
In Italia siamo particolarmente legati alla casa di proprietà per storia e cultura. Per noi la casa è sacra e inviolabile e si fanno tanti sacrifici per averne una e, magari, riuscire anche a comprarne una per i propri figli. In questi giorni, a Montecitorio, ha fatto di nuovo capolino l’idea di una tassa sul patrimonio.
Qualche giorno fa la proposta era partita dal leader della Sinistra Italiana, Nicola Fratoiani: una tassa sul patrimonio a partire dai 500.000 euro. Dopo un’iniziale via libera anche da parte del Governo con stupore di tutti, Palazzo Chigi si era affrettato a fare dietro Front opponendosi con forza alla patrimoniale.
Ora la proposta è ritornata e, questa volta, è arrivata direttamente dal nuovo segretario del Partito Democratico, Elly Schlein. La leader dei Dem, già lo scorso maggio, al Festival dell’economia di Trento, aveva esplicitamente dichiarato che era urgente una riforma del catasto in modo da fare degli interventi per rendere più equo e progressivo il sistema. In parole povere: tassa sul patrimonio. Secondo Schlein, infatti, l’unico modo per ridurre le tasse che alleggeriscono – troppo – stipendi di lavoratori dipendenti e liberi professionisti, è introdurre una tassa patrimoniale. I detrattori della Patrimoniale, tuttavia, sostengono che così, tassando i proprietari degli immobili, si andrebbe a gravare ulteriormente quei lavoratori che si vorrebbero aiutare. Lavoratori che con anni di fatiche e sacrifici sono riusciti a comprare una casa.