Il cardiochirurgo del Gaslini, Guido Michielon, intervistato dal portale Notizie.com, ha raccontato come ha salvato il bimbo inglese di sei mesi.
In Inghilterra non si riusciva ad intravvedere una via d’uscita. Così, nella speranza di un “miracolo”, il piccolo è stato affidato al reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Gaslini di Genova e al cardiochirurgo Guido Michielon. E il “miracolo” è stato compiuto: si è trattato di un’operazione particolarmente complessa, effettuata su un bimbo di appena sei mesi, nato con una grave cardiopatia congenita.
Il portale Notizie.com ha intervistato in esclusiva il cardiochirurgo del Gaslini per conoscere i dettagli dell’operazione effettuata lo scorso 17 Luglio. Il problema congenito di cui soffriva il piccolo, come ha spiegato il Professor Michielon al portale, era dovuto a uno sviluppo del cuore sinistro ipoplasico, a cui inoltre era associato un altro problema riscontrato alle valvole atrio-ventricolari.
Le speranze per il piccolo erano davvero poche, come ha spiegato il professore, infatti in Inghilterra, poco dopo la nascita del bambino, avvenuta lo scorso Dicembre, fu eseguita una procedura di tipo palliativo, ritenendo che non ci fosse la possibilità di un’operazione, proprio a causa del problema alle valvole atrio-ventricolari.
Dopo diversi consulti con numerosi ospedali e centri pediatrici inglesi, la famiglia del piccolo è riuscita a contattare il professor Michielon, che avevano conosciuto solo poche settimane prima, perché dirigeva il Brompton Hospital di Londra.
Bambino inglese salvato in Italia, il racconto del professor Michielon
Nel frattempo il professore si era trasferito a Genova, presso l’Ospedale Gaslini. E dopo essere venuto a conoscenza del caso, ha quindi avanzato alla famiglia una proposta assai complessa, perché in termini chirurgici ha dovuto valutare e dunque combinare tre diversi tipi di interventi.
E così, dopo aver trovato il modo per sostenere le spese necessarie, la famiglia ha deciso di riporre “una fiducia cieca in questa possibilità”, come spiegato dal professore a Notizie.com. “Per me è stata una grandissima responsabilità prendermi carico di un caso ad alto rischio”, ha dichiarato Michielon.
Ma l’intervento è riuscito con successo e il piccolo, tornato con la famiglia in Inghilterra ai primi di Agosto, “sta molto bene”, ha rimarcato il professore, che ha poi aggiunto: “Abbiamo fatto un angio-tac di controllo e la qualità di ricostruzione è ottima”.
Il piccolo paziente dovrà subire un nuovo intervento verso i 3 anni, e i suoi genitori hanno già fatto sapere che vogliono tornare in Italia per affidarsi nuovamente alle cure di Michielon. Per leggere l’intervista integrale, ecco il link all’articolo pubblicato dal portale Notizie.com.