Vertigini: se non vai dal neurologo rischi grosso, ecco cosa devi sapere

Le vertigini sono un disturbo da non sottovalutare. Quando il fastidio è ricorrente, meglio andare dal neurologo per scoprirne la causa.

I disturbi vertiginosi vengono spesso associati ad un problema dell’orecchio ma in tanti casi dipendono dal cervello. La vertigine produce una sensazione di lieve o grande instabilità che può avere breve durata ed essere occasionale oppure può durare più a lungo ed essere recidiva.

vertigini quando andare dal neurologo
Vertigini, quando bisogna preoccuparsi – Thewisemagazine.it

Esistono diverse forme di vertigini. Le più frequenti sono l’emicrania vestibolare, la vertigine centrale, la vertigine psicogena e la vestibolopatia bilaterale. Quando si soffre di vertigini occorre capire se è causata da una sindrome periferica con alterazione del funzionamento dei recettori vestibolari dell’orecchio oppure da una sindrome centrale dovuta all’incapacità del cervello di integrare gli input dell’equilibrio.

Sarà il neurologo a capire l’origine del problema, con una visita specialistica del paziente. Andare dallo specialista è necessario quando la vertigine è intensa, provoca difficoltà a rimanere in uno stato eretto ed è associata alla sensazione che gli oggetti si muovono.

Visita dal neurologo per le vertigini, in cosa consiste

Lo specialista da contattare per un problema di vertigini è il neuro-otologo o vestibologo (neurologi oppure otorinolaringoiatra). La visita inizierà con una chiacchierata tra dottore e paziente per comprendere le caratteristiche del fastidio, la durata, quando si manifesta.

cosa fare in caso di vertigini
Visita dal neurologo, ecco in cosa consiste – Thewisemagazine.it

Poi si passerà all’esame clinico per esaminare accuratamente il sistema vestibolare. Il medico osserverà i movimenti degli occhi a testa ferma, e durante il movimento della testa o del corpo nonché la coordinazione degli arti e la capacità di rimanere in piedi e di camminare. Durante l’esame clinico si valuteranno anche la vista e l’udito. Poi si terminerà con le manovre dell’esame neurologico di base.

Una volta a conoscenza dell’anamnesi e dei risultati dell’esame clinico allora il medico avrà le basi su cui costruire un sospetto diagnostico da confermare poi con esami strumentali. Tra le patologie connesse ai disturbi vestibolari, come già detto, alcune sono a carico dell’orecchio, altre del sistema nervoso ma la causa più comune è l’emicrania vestibolare che colpisce chi soffre di cefalea.

Per quanto riguarda la cura tutto dipenderà dal tipo di vertigine riscontrata. Il medico potrà prescrivere farmaci per attenuare nausea e fastidi oppure trattamenti particolari:

  • le manovre liberatorie in caso di vertigine parossistica posizionale benigna (quella che comunemente si associa alla cervicale),
  • le terapie di profilassi per la malattia di Ménière e per l’emicrania vestibolare,
  • le terapie intratimpaniche per la riabilitazione vestibolare.
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