Dopo la triste notizia della scomparsa della scrittrice Michela Murgia, il tumore ai reni è tornato alla ribalta. Ecco i suoi sintomi
Aveva solo 51 anni Michela Murgia, eppure ciò che ha donato ai suoi lettori è infinito e non sarebbero bastate neanche cinque vite per descriverlo tutto. A portarsela via un tumore ai reni al quarto stadio, annunciato a maggio da lei stessa in occasione di un’intervista al Corriere della Sera. Ecco quindi di cosa si tratta, qual è la sua incidenza e quali i sintomi a cui prestare attenzione.
I reni sono due organi posti nella parte posteriore dell’addome e hanno il compito di filtrare il sangue, trattenendo le sostanze nocive normalmente prodotte dall’organismo ed espellendole poi con le urine. Il tumore del rene è quindi un cancro che si origina dalla proliferazione incontrollata di cellule renali e, su tutti i tumori diagnosticati, ricopre una percentuale variabile tra il 2% e il 5%. Ecco quali sono i suoi sintomi.
Innanzitutto, è importante parlare dei fattori di rischio che espongono al tumore al rene. In primo piano il fumo di sigaretta: il numero di sigarette fumate e la quantità di anni per cui si ha avuto questo vizio sono direttamente proporzionali alla probabilità di incorrere in questa neoplasia. Influenti anche l’obesità e l’ipertensione arteriosa, così come l’esposizione cronica ad alcuni metalli. A livello di sintomatologia, il tumore al rene è solitamente asintomatico, per cui la diagnosi è per lo più accidentale.
I principali sintomi si avvertono solo in fase avanzata e sono tre: un dolore localizzato in zona lombare, la presenza di sangue nelle urine e una massa palpabile nell’addome. Poiché il tumore al rene produce sostanze nocive che vengono poi messe in circolazione in tutto il corpo si segnalano quindi ipertensione, ipercalcemia, stanchezza, febbre ed anemia. Quando viene fatta una diagnosi di tumore ai reni, se ne stabilisce lo stadio a seconda della gravità: si va da uno stadio I in cui il tumore è limitato al rene ed ha un diametro massimo di 7 cm allo stadio IV, nel quale il cancro è ormai metastatico in tutto il corpo.
Per curarlo si può optare per la nefrectomia radicale, quindi l’asportazione dell’intero rene o anche per la chirurgia conservativa, cioè la rimozione del tumore che mira però a risparmiare il resto dell’organo. Si prosegue quindi con la terapia a bersaglio molecolare e con l’immunoterapia.
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