Il cellulare ci spia in molteplici occasioni ma l’auto lo fa ancora di più e questa notizia sconvolge: i dettagli della scoperta.
Negli ultimi anni la consapevolezza che i nostri dati circolino in rete è sempre più diffusa. I dispositivi portatili sono sempre con noi e contengono sempre di più le nostre informazioni ma di recente è stato scoperto che le auto raccolgono ancora più dati dei telefoni.
La tecnologia ha sicuramente cambiato tutti i settori che conosciamo. Dagli smartphone ai veicoli l’incidenza è stata profondissima e questa è stata certificata dal fatto che anche le case automobilistiche vanno a raccogliere tanti dati sia sull’utente che guida che sul viaggio realizzato. Se la raccolta è certa, dall’altra parte non sempre le persone sanno come vengono condivise tali informazioni.
La scoperta recente parla di auto sempre più propense a raccogliere dati. Tale risvolto sta sollevando tanti dubbi in merito alla sicurezza e alla privacy. Entriamo a questo punto nei dettagli di una scoperta che potrebbe essere destinata a cambiare i rapporti tra uomo e auto.
Le auto raccolgono tante informazioni: la scoperta che spiazza
La privacy di ogni persona è messa a repentaglio dal mondo digitale sempre più in espansione. A far discutere di recente è stato il documento rilasciato da Privacy4Cars dal titolo “Rapporto sulla privacy del veicolo“. In questo documento vengono evidenziate le informazioni che possono essere raccolte dagli autoveicoli. L’utente può farsi un’idea andando ad inserire il VIN del suo veicolo. La stima è di 25 GB di informazioni all’ora.
Un’indagine condotta da Wired ha analizzato le politiche in materia di privacy di 26 marchi automobilistici tra cui Toyota, Tesla, Ford e molte altre. Nel rapporto è segnalato che nella maggior parte dei casi le aziende raccolgono dati in merito alla posizione, alla velocità, alla svolta e ad altri parametri che emergono alla guida.
Altre aziende recuperano dati che riguardano la salute dell’auto, mentre altre ancora potrebbero raccogliere i dati che sono presenti nei dispositivi elettronici connessi al veicolo. In base a questa indagine gli esperti hanno chiesto grande responsabilità alle case automobilistiche in ambito di raccolta dati.
Sempre loro chiedono la creazione di regole precise atte a difendere i diritti dei guidatori, questo perché, si sottolinea, loro dovrebbero sapere quanti e quali dati vengono raccolti e utilizzati. Una cosa è certa, con le auto sempre più digitali e sempre più connesse, la gestione delle informazioni e la tutela della privacy diventano due questioni da affrontare in maniera chiara.