Via libera alla delega fiscale. Oltre all’abbassamento delle aliquote Irpef, tante importanti novità in arrivo.
In attesa dei decreti attuativi da parte del Governo, sono già state comunicate le novità più salienti contenute nella delega fiscale. Vediamo insieme cosa cambierà.
Meno tasse e meno evasione. L’obiettivo precipuo del Governo di Giorgia Meloni è questo. La riforma semplificherà e razionalizzerà quell’intricato universo che è il Fisco. Verranno coinvolte tutte le principali imposte del nostro sistema tributario: Irpef, Ires, IRAP e IVA. In questi mesi ci siamo tutti concentrati sull’abbassamento delle imposte sul reddito ma i cambiamenti in arrivo saranno molti di più e riguarderanno anche le Regioni e i Comuni che, finalmente, otterranno una maggiore autonomia.
Una delle novità più importanti riguarderà le detrazioni le quali saranno bilanciate in base agli scaglioni di reddito: più alte per i redditi fino a 15.000 euro annui e nulle per i redditi superiori a 100.000 euro. Previste, inoltre, deduzioni direttamente in busta paga e sui cedolini delle pensioni. Prevista una tassazione agevolata su straordinari, tredicesime e premi di produttività. E non è ancora finita.
Delega fiscale: cosa cambierà
Come anticipato la delega fiscale porterà tante novità importanti. I traguardi da raggiungere sono due: abbassare le tasse e contrastare l’evasione che danneggia le casse dello Stato e, di conseguenza, tutta la popolazione.
In termini di lotta all’evasione non ci saranno i tanto temuti prelievi forzosi sui conti correnti ma l’Agenzia delle Entrate farà controlli incrociati grazie all’ausilio di algoritmi estremamente precisi e degli strumenti offerti dall’intelligenza artificiale. Ci sarà anche la possibilità di pagare le sanzioni tramite Rid bancario e, in questo caso, si beneficerà di una riduzione del 30% sull’importo iniziale.
Una delle novità più attese previste dalla delega è il federalismo fiscale: Regioni e Comuni godranno di una maggiore autonomia nel decidere come e quando far pagare determinate imposte. L’Imu diventerà di competenza regionale e non più statale. Con la nuova delega fiscale viene introdotto il concordato preventivo biennale per le partite Iva e le Pmi. In questo modo un libero professionista potrà calcolare preventivamente la base imponibile su cui dovrà pagare le tasse nei due anni successivi anche qualora dovesse avere guadagni superiori alla media.
Infine con la delega fiscale il Governo Meloni ha introdotto la possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e la riduzione della ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi. Importanti cambiamenti anche per i lavoratori che utilizzano spazi in affitto. Da ora in avanti, infatti, sarà possibile applicare il regime di cedolare secca anche per le locazioni degli immobili adibiti a uso diverso da quello abitativo. In questo modo il canone di affitto resterà lo stesso per tutta la durata del contratto a prescindere dall’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse.