Importanti novità in arrivo per quanto riguarda l’assegno unico per i figli. Vediamo insieme cosa cambierà.
L’assegno unico è una delle misure più importanti a sostegno delle coppie con figli a carico. Il Governo Meloni ha varato importanti novità a riguardo. In questo articolo vi spieghiamo che cosa cambierà.
A partire dal 2022 l’assegno unico è andato a sostituire tutti i sussidi a favore delle coppie con figli. Questo importante aiuto si rivolge ai genitori – sia sposati sia semplicemente conviventi – con figli fino a 21 anni a carico. Può essere richiesto per ogni figlio già a partire dal settimo mese di gravidanza e il suo importo varia a seconda dell’Isee del nucleo familiare. Parametro che, molto probabilmente, a breve verrà sostituito dal quoziente familiare: un nuovo indicatore che terrà conto solo del totale dei redditi della famiglia e del numero di componenti tralasciando, invece, eventuali proprietà immobiliari e giacenza media sul conto corrente. Il Governo Meloni ha in previsione di apportare importanti modifiche all’assegno unico.
Come visto l’assegno unico è uno strumento di sostegno importantissimo per le coppie con figli a carico. Grazie al Governo di Giorgia Meloni l’aiuto potrebbe diventare molto più ricco.
Pur essendo la misura più richiesta dalle famiglie, sono avanzati parecchi dei fondi destinati all’assegno unico per il 2023. Precisamente è avanzato un miliardo di euro. Questo significa che, con ogni probabilità, il Governo utilizzerà questi soldi rimasti per aumentare l’importo dell’Assegno unico per il 2024. Aumento che andrà ad aggiungersi alla consueta rivalutazione annuale.
Ma non è ancora finita perché l’assegno unico si arricchirà anche grazie all’introduzione di due nuovi sussidi: il reddito di infanzia e l’assegno di gioventù. Il primo consisterà in un sussidio di 400 euro al mese e si rivolgerà alle famiglie con bambini di età fino a 6 anni: sarà funzionale a coprire le spese per i primi anni di vita dei piccoli. L’assegno di gioventù, invece, verrà erogato per ogni figlio a carico di età compresa tra i 7 e i 25 anni. Avrà un importo di 250 euro al mese e servirà a coprire parte delle spese scolastiche.
A queste importanti agevolazione se ne aggiungeranno altre. Obiettivo dell’Esecutivo, infatti, è contrastare in ogni modo il pesante calo delle nascite che ha colpito il nostro Paese soprattutto nell’ultimo decennio. Per questo si stanno studiando bonus per le coppie che decidono di fare il secondo figlio e sgravi fiscali per le aziende che assumono donne che siano madri di almeno due figli. Infine il Governo sta pensando di rendere strutturale la detassazione dei fringe benefit fino a 3000 euro per i lavoratori dipendenti con figli minori a carico. Questo beneficio riguarda sia il padre sia la madre.
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