In Italia tutti hanno diritto a un giusto processo e a essere difesi. E la legge consente anche di essere difesi gratuitamente. Ecco come
Quando qualcuno ragiona “di pancia” chiede condanne esemplari e chiede che il presunto responsabile di un reato o di un crimine, sia giudicato sommariamente e senza essere difeso. In realtà (fortunatamente!) la nostra Costituzione prevede che chiunque abbia diritto a un giusto processo e una difesa adeguata. Ma sappiate che la legge consente anche di avere un avvocato gratis: ecco chi ne ha diritto.
Non tutti sanno, dunque, che chiunque ha diritto ad avere un legale difensore. Senza di esso, il processo non può essere celebrato. E non tutti sanno che vi sono delle particolari condizioni secondo le quali si può avere un avvocato gratuitamente, che sarà poi retribuito con i soldi pubblici. Avete capito benissimo,
La legge, infatti, garantisce che si possa essere difesi gratuitamente se si ha un reddito inferiore a una certa soglia. A pagare l’onorario dell’avvocato sarebbe poi lo Stato a processo ultimato. Sostanzialmente, se si necessita di un legale, sia per procedimenti penali, che civili, ma non si ha i soldi (almeno documentalmente) per pagarlo, interviene l’istituto del cosiddetto “gratuito patrocinio”.
Il gratuito patrocinio copre ogni attività del legale difensore, purché essa sia legata all’attività professionale e al procedimento in questione. Ovviamente, come detto, non tutti possono accedere alla possibilità di farsi difendere gratuitamente. L’ammissione al gratuito patrocinio è subordinata al possesso di un reddito non superiore a 11.746,68 euro (per l’anno 2023). Capite bene che, al netto di persone che dichiarano somme inferiori rispetto a ciò che guadagnano, si tratta di uno strumento prezioso per permettere anche ai meno abbienti di avere una difesa degna.
Va precisato, però, che, con riferimento esclusivo ai procedimenti penali, il limite reddituale di cui sopra è aumentato di 1.032 euro per ciascun familiare convivente con l’imputato. Per ciò che concerne invece le parti offese, non ci sono limiti di reddito se la persona che chiede l’ammissione al gratuito patrocinio è vittima di uno dei seguenti reati: stalking, violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, nonché in caso di alcuni specifici delitti contro i minori. Il gratuito patrocinio, invece, è sempre escluso per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e di narcotraffico.
Per ottenere la possibilità di essere difesi gratuitamente, se non si conosce nessun avvocato, è possibile rivolgersi direttamente al Consiglio dell’ordine degli avvocati. La domanda in carta semplice deve indicare, oltre che le generalità e i dettagli sul procedimento, l’attestazione dei redditi percepiti (ed eventuali variazioni di reddito). In ambito penale sarà il magistrato a valutare la sussistenza o meno della possibilità di ottenere il gratuito patrocinio.
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