Lo scorso anno un’emorragia cerebrale ha colpito l’ex portiere Stefano Tacconi: la moglie svela un segreto sulla sua guarigione.
È stato uno dei calciatori e dei portieri più forti e molto amati nella storia del calcio italiano. Stefano Tacconi, 66 anni, ha lasciato davvero il segno, calcisticamente parlando.
Tacconi è noto, in particolare, per essere stato per 9 anni portiere della Juventus, dal 1983 al 1992. Con la Juve, Tacconi ha vinto tutto: due scudetti, Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea, Coppa Campioni, Intercontinentale e Uefa.
Grandi soddisfazioni, dunque, per una carriera davvero esplosiva. Purtroppo, però, lo scorso anno, l’ex portiere della Juventus ha avuto una grave emorragia cerebrale.
A raccontare cosa è accaduto è stata la moglie, Laura Speranza. Ecco che cosa ha detto.
In una recente intervista, a raccontare quanto accaduto al marito è stata Laura Speranza, 52 anni. I due sono sposati dal 1998 e hanno 4 figli.
Come sappiamo, il 22 aprile del 2022, Stefano Tacconi ha avuto un’emorragia cerebrale. È stato un momento di grande paura per la sua famiglia, poiché l’ex portiere della Juventus è stato ricoverato per 40 giorni e ha lottato tra la vita e la morte.
Tacconi, il giorno del malore, era ad Asti per un evento di beneficenza. I giorni successivi al malore sono stati di attesa e preghiera, e alla fine, come racconta la moglie, l’uomo si è salvato.
Attualmente, Stefano Tacconi si trova a San Giovanni Rotondo (Foggia), ricoverato nella Casa Sollievo della Sofferenza per il percorso di riabilitazione che sta affrontando.
L’ex calciatore sta meglio, ed è anche uscito qualche ora dal nosocomio per cenare con i suoi familiari. La moglie di Tacconi spiega che sia lei che il marito sono profondamente legati alla figura di Padre Pio, e che il giorno in cui Stefano si è sentito male, lo hanno pregato con ancora più fervore.
E ora che si sono trasferiti a San Giovanni Rotondo, lei con due dei loro figli, per seguire l’ex calciatore nella riabilitazione, la donna racconta che ogni giorno, prima di andare in nosocomio, si reca a pregare il santo. E in particolare, ha recitato, con i familiari e gli amici più stretti, quando il marito stava male, la Coroncina del Sacro di Gesù, preghiera molto cara a Padre Pio.
Speranza racconta ancora che mentre pregava, sentiva molta forza e come una voce che le suggeriva che ce l’avrebbero fatta. A poco a poco, Stefano Tacconi ha cominciato a migliorare, a stare meglio. E ora, sempre sotto la protezione di Padre Pio, continua il suo percorso di riabilitazione.
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