Conoscendo questi sintomi dell’infarto aumentano le probabilità di sopravvivere: ecco a cosa fare molta attenzione.
Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte in Italia ed ecco perché diventa sempre più fondamentale non sottovalutare affatto la salute del cuore. Chiaramente tutte le persone sono a rischio, ma ci sono fattori che aumentano notevolmente la possibilità che sopraggiunga un infarto: uno di questi è indubbiamente l’età ma ci sono anche la genetica, il tabagismo, l’uso di determinate droghe e sostanze, l’obesità, l’ipertensione e la sedentarietà, oltre a pregresse malattie collegate.
Spesso associamo l’infarto ad une vento improvviso e incontrollabile, ma non è esattamente così: si può non tanto prevedere, quanto prendere in tempo. Ci sono molti sintomi, infatti, da non sottovalutare e che potrebbero essere facilmente scambiati per altro. Ecco a cosa devi stare attento: riconoscere questi sintomi può salvare la vita.
Come riconoscere un infarto 24 ore prima che avvenga: i sintomi premonitori
Nonostante l’infarto sia una delle principali cause di morte, questo non significa che non si possa fare nulla per prevenirlo e per prenderlo in tempo. Le tempistiche sono infatti fondamentali per aumentare le probabilità di sopravvivenza e riconoscere i sintomi 24 ore prima che accada può fare davvero la differenza tra la vita e la morte. Non è ovviamente sempre così, ma a volte il nostro corpo ci invia dei segnali importanti, che non dovremmo ignorare.
Se si è molto giovani, l’infarto ha più probabilità di essere improvviso e non dare alcun tipo di segno premonitore. In questi casi si tratta per la maggior parte delle volte di malattie cardiache congenite mai diagnosticate. Ma quando non si è più tanti giovani, si possono riscontrare alcuni sintomi molto prima che avvenga l’evento.
Attenzione, ad esempio, non solo al dolore al braccio sinistro, uno dei sintomi più classici e conosciuti, ma anche alla spalla sinistra, alla bocca dello stomaco e alla mandibola. Non sottovalutate, poi, una tosse secca che non è spiegabile con altro, specialmente se accompagnata da oppressione al petto, difficoltà a respirare, stanchezza eccessiva e che impedisce di compiere le normali attività di tutti i giorni.
Anche la nausea e il vomito sono due sintomi da non sottovalutare per nulla al mondo, specialmente se non hanno una spiegazione alternativa, come potrebbe essere quello di una indigestione. Nel dubbio, rivolgetevi sempre al vostro medico di fiducia il prima possibile per intervenire in tempo.