Sono tre i miliardi di Euro che il Governo starebbe pensando di riservare alla manovra: scopriamo cosa cambia per l’Assegno unico.
La segnalazione è giunta dalla redazione de Il Messaggero: il Governo starebbe valutando di riservare nella prossima Legge di Bilancio una disponibilità di risorse fino a tre miliardi di Euro da destinare alle famiglie italiane, “rimpinguando” l’Assegno Unico con ulteriori fondi. I fondi aggiuntivi andrebbero a sostenere in particolar modo i nuclei famigliari con più figli.
E la platea di utenza che sembra essere maggiormente attenzionata è quella delle famiglie con il secondo figlio. E non solo: anche per i successivi, quindi a partire dal terzo in poi, si starebbero valutando ulteriori incrementi ed incentivi. La manovra, quindi, almeno in ipotesi pare voglia contrastare il decremento demografico e creare condizioni più favorevoli chi vuol mettere su famiglia.
Le ipotesi al vaglio potrebbero basarsi sul modello di sostegno definito “a scalare” introdotto nel 2022, ma con una revisione dei benefici e della platea dei potenziali percettori: in altre parole, se l’assegno maggiorato era riservato a famiglie con tre figli ed un ISEE massimo di 43.000 Euro annuali, mentre il contributo extra di 150 Euro ai nuclei con almeno quattro figli, ora si starebbe valutando di estendere quei benefici a partire dai nuclei formati da due e da tre figli.
La situazione allo stato attuale dell’Assegno Unico: le cifre
Allo stato attuale, l’Assegno Unico di cui possono beneficiare le famiglie italiane con figli a carico varia da un minimo di 50,00 Euro al mese per figlio minore per contribuenti senza Isee o con Isee superiore ai 40.000 Euro all’anno, ad un massimo di 175,00 Euro per figlio minore se l’Isee non supera i 15.000 Euro annuali. In quanto ai figli maggiorenni invece, dell’età compresa tra i 18 ed i 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25,00 ad un massimo di 85,00 Euro al mese.
In quanto alla variazione degli importi data come certa nella Legge di Bilancio, la soglia dell’Isee per i minimi salirà a 43.240 Euro con il corrispettivo dell’Assegno che aumenterà a 54,00 Euro al mese, mentre la soglia di Isee intermedia passerà ai 21.620 Euro, con un corrispettivo per i figli di circa 162 Euro, ed infine quella minima ai 16.215 Euro con un corrispettivo pari a 189,00 Euro.
Inoltre, la Legge di Bilancio 2023 ha confermato la maggiorazione dell’Assegno Unico universale per i figli a carico con disabilità rendendola permanente (la misura, infatti, lo scorso anno era stata introdotta come temporanea). L’aumento per i nuclei famigliari con almeno un figlio a carico con disabilità sarà di 120,00 Euro, per una valore Isee del nucleo fino ai 25.000 Euro annuali e che soddisfino il requisito di aver percepito l’Assegno Unico universale nel 2021.