Tutti pazzi per questo fungo allucinogeno. Da quando è stato legalizzato e reso disponibili al pubblico è ricercatissimo.
Si è fatta lunghissima la lista di attesa composta da persone che si mettono in fila con tanta pazienza per poter assumere, finalmente, funghi allucinogeni sotto forma di tisana psichedelica. Lo si può fare presso uno dei tanti centri autorizzati che sono nati nell’ultimo anno. Questa sorta di sale da tè sono super attrezzate per dare agli utenti il giusto comfort e la sicurezza di poter svolgere in tutta tranquillità l’esperienza psichedelica.
Sì, in questi centri si possono consumare i funghetti allucinogeni senza rischiare nulla, perché sono assolutamente legali ed il loro consumo è permesso liberamente all’interno di queste strutture. E le persone che non vedono l’ora di poterci entrare per gustare le tisane ai funghi sono arrivate ad oltrepassare la quota di tremila unità
Oltre tremila persone si sono già messe in lista di attesa per poter andare a gustare un tè psichedelico in uno dei centri autorizzati dalle autorità in cui si può somministrare il funghetto allucinogeno, ovvero, contenente il principio attivo della psilocibina. Questa triptammina che ha potenti effetti sul cervello, già presente nella cultura sciamanica, è stata sdoganata e non è più illegale.
La legalizzazione è avvenuta in Oregon, negli Stati Uniti. In realtà è il primo stato americano a dare il via libera all’utilizzo del principio attivo della psilocibina, cosa avvenuta lo scorso gennaio. Qui la somministrazione dei funghetti avviene solo in centri specializzati come l’Epic Healing Eugene, che ha già liste di attesa di oltre tremila persone che vogliono provare i benefici della sostanza allucinogena. Il motivo non è ludico.
Questa sostanza che è contenuta in un determinato tipo di funghi, cioè la psilocibina, è stata nel corso degli ultimi anni al centro di studi molto approfonditi. I quali dimostrano che, se assunta in determinate dosi, allevierebbe in alcuni casi i sintomi della depressione, ma anche i disturbi da stress post-traumatici o altre patologie che riguardano la salute mentale.
Certamente c’è ancora molta diffidenza su questo tipo di terapia. Ma la Food and Drug Administration (Fda) già nel 2018 aveva dichiarato che la psilocibina poteva essere definita una “terapia rivoluzionaria”. E a tal proposito ha approfondito il tema pubblicando di recente un testo con delle linee guida rivolte ai ricercatori che lavorano a studi clinici con i farmaci psichedelici.
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