Testamento dopo la morte: non sempre la volontà del defunto è rispettata, tutto quello che c’è da sapere

Non sempre il testamento viene rispettato dopo la morte del defunto: ecco quando può succedere e altre informazioni utili.

Il testamento è un atto unilaterale redatto da una sola persona, il testatore. Nel documento si indica ciò che si vuole venga assegnato agli eredi dopo la propria morte. Possiamo, quindi, dire che si tratta di un documento finalizzato alla distribuzione dei propri beni.

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Testamento dopo la morte: quando può essere annullato (Thewisemagazine.it)

Talvolta, però, può capitare che a seguito del decesso del testatore non vengano rispettate le sue volontà. Che cosa succede in questi casi? Perché un testamento può essere considerato nullo? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo per non andare incontro a brutte sorprese.

Testamento dopo la morte: quando la volontà del defunto può non essere rispettata

Come abbiamo anticipato poco fa, il testamento è un documento in cui il testatore decide a chi assegnare i propri beni economici e non dopo la morte. Un documento importante per gli eredi, che definisce in maniera precisa l’assegnazione e la distribuzione di un patrimonio.

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Quando il testamento può considerarsi nullo (Thewisemagazine.it)

Esistono diversi tipi di testamento:

  • pubblico: redatto da un notaio alla presenza di due testimoni e conservato presso l’Archivio Notarile;
  • olografo: è scritto interamente a mano dal testatore. Anche questo deve essere datato e firmato sebbene non sia presente un pubblico ufficiale;
  • segreto: è un atto redatto dal testatore e consegnato in busta chiusa a un notaio.

Nonostante le differenze, tutti e tre i tipi di testamento sono da considerarsi validi purché datati e firmati e purché il testatore sia giudicato in grado di intendere e di volere, abbia compiuto 18 anni e non sia stato interdetto. Qualora una di queste condizioni dovesse venire meno, il testamento potrà essere annullato.

Ci sono, poi, anche degli altri casi in cui un testamento è da ritenersi nullo. Per esempio, non è possibile reputare valido un testamento orale, lasciato via email, sms o video. In generale possiamo dire che il sistema più sicuro per vedere rispettate le volontà del defunto è quello di fare testamento pubblico.

In questo modo, infatti, si è certi di rispettare le leggi, si evita che il documento stesso venga perso o distrutto e si evitano eventuali contestazioni riguardanti l’autenticità della scrittura e della firma del testatore. Ciò non esclude, però, che anche in questo caso il testamento possa essere annullato per incapacità del testatore, dal momento che il notaio non è tenuto a fare valutazioni mediche sulle sue condizioni fisiche.

Si ricorda infine che per i testamenti olografi tutte le copie devono essere redatte in originale, datate e firmate. Questo perché le fotocopie non hanno alcun valore legale. Ancora, anche un testamento scritto da un soggetto diverso dal testatore è da ritenersi nullo. Un’ultima precisazione: in presenza di più testamenti prevale sempre quello più recente.

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