Cosa accade se un figlio vende la casa ai genitori? Per il fisco ecco le possibili opzioni

La legge italiana ammette le transazioni immobiliari tra parenti, salvo eccezioni. Vediamo cosa prevede se è il figlio a vendere la casa ai genitori. 

Un tempo il genitore era solito comprare al figlio un appartamento con la liquidazione o i risparmi di una vita di lavoro. Oggi la musica è cambiata, con le diffuse ristrettezze economiche di cui ben sappiamo, quell’antica consuetudine è andata pressoché perduta. Ma può accadere anche che un figlio decida di vendere una casa ai suoi genitori. Si tratta di un caso-limite che potrebbe mettere in allerta il Fisco, facendo scattare i controlli di rito ed eventuali (pesanti) sanzioni.

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Un figlio che vende casa ai genitori: le opzioni previste dal fisco – (Thewisemagazine.it)

Con gli strumenti informatici di oggi, i controlli incrociati dell’Agenzia delle Entrate sono in grado di individuare in pochi istanti le transazioni in odore di truffa, e segnatamente di evasione fiscale. I furbetti che intendono mettere a segno un’operazione come quella sopra descritta per raggirare il Fisco si mettano l’anima in pace: verranno sicuramente scoperti. Ciò non toglie che in determinati casi la vendita di una casa al genitore è del tutto legittima. Vediamo insieme quali.

Vendere casa ai genitori: quando la legge lo consente

La compravendita in questione è possibile purché avvenga in modo trasparente e regolare e dietro pagamento di un congruo corrispettivo, in linea con il prezzo di mercato vigente nella zona in cui è ubicato l’immobile. Vale anche il contrario: un genitore può vendere una casa a un figlio, ma per farlo le due parti dovranno recarsi da un notaio: senza l’atto pubblico il passaggio di proprietà sarebbe nullo.

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Un figlio che vende casa ai genitori: le opzioni previste dal fisco – (Thewisemagazine.it)


Guai però a chi si azzarda a effettuare una vendita simulata e lesiva della legittima: due casi abbastanza complessi su cui vale la pena soffermarsi. La vendita è detta simulata quando le parti utilizzano lo schema dell’atto di compravendita per mascherare una donazione di fatto, e dunque senza il passaggio del bene dal venditore all’acquirente dietro il pagamento di un certo prezzo.

La lesione della legittima, invece, è un atto che impedisce agli eredi di ricevere la loro parte di eredità (detta “legittima” o “quota riservata”) come prevede la legge. In questi casi, i legittimari (coniuge, figli e ascendenti) patiscono un danno e possono far valere in giudizio i cosiddetti “diritti di riserva”. Se la compravendita della casa tra figlio e genitori è fasulla, state pur certi che prima o poi qualche parente si farà sentire.

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