C’è una misura davvero poco conosciuta che permette di andare in pensione addirittura 10 anni prima rispetto alla legge Fornero.
Se la legge Fornero non si può ancora cancellare, ci sono, tuttavia, vari modi per aggirare l’ostacolo. In particolare c’è una misura che permette di andare in pensione anche con 10 anni di anticipo e pochissimi contributi. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta.
La legge Fornero è riuscita a mettere d’accordo il Governo Meloni, i sindacati e i lavoratori: infatti non piace a nessuno. Tutte le categorie ritengono sia necessario superarla poiché ha immobilizzato il mondo del lavoro e aumentato la disoccupazione tra i giovani. L’età pensionabile spostata a 67 anni sembra troppo alta. Ma non solo: con la legge Fornero molti non possono andare in pensione nemmeno a 67 anni ma devono aspettare fino a 71.
Infatti la legge dell’ex ministro del Governo Monti ha stabilito che, per poter andare in pensione a 67 anni, bisogna soddisfare i due requisiti seguenti:
- avere almeno 20 anni di contributi;
- aver maturato una pensione pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.
Va da sé che chi guadagna poco e versa pochi contributi, maturerà una pensione spesso bassa e insufficiente, quindi, e dovrà lasciare il lavoro a 67 anni. Ci però sono diverse opzioni di pensione anticipata ma una, in particolare, è interessante perché permette di andare in pensione ad appena 57 anni: ben dieci anni prima rispetto a quanto stabilito dalla Fornero.
Ecco come andare in pensione 10 anni prima
Come visto, la legge Fornero non piace né all’attuale Governo, né ai sindacati né ai lavoratori. La mancanza di risorse finanziarie per attuare una riforma delle pensioni completa, per il momento non rende possibile abolirla. Tuttavia ci sono diversi modi per riuscire ad andare prima in pensione.
Il Governo riconfermerà, anche per il 2024, Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. La prima misura consente il pensionamento a 62 anni con un requisito contributivo minimo di 41. Ape sociale, invece, permette di uscire dal lavoro a 63 anni con 30 anni o 36 di contributi, a seconda della propria categoria lavorativa. Opzione donna, infine, dal 2024 tornerà accessibile a 58 anni con 35 di contributi ma si rivolgerà soltanto a caregiver, disoccupate, dipendenti di aziende in crisi o lavoratrici con disabilità pari o superiore al 74%.
C’è un modo però per andare in pensione addirittura a 57 anni e avere una rendita mensile garantita. Si tratta della RITA, cioè la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Una rendita mensile che accompagnerà il soggetto fino ai 67 anni quando poi riceverà la sua pensione di vecchiaia ordinaria. Per avere questa rendita è necessario aver sottoscritto un piano pensionistico integrativo. Ma non solo.
Per poter andare in pensione a 57 anni con la RITA è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi nel fondo pensionistico integrativo ed essere disoccupati da almeno 24 mesi. Se una persona è disoccupata da almeno 48 mesi e ha un’invalidità pari o superiore al 67% riceverà la RITA in misura totale; se invece il periodo di disoccupazione va dai 12 ai 48 mesi, la RITA verrà erogata in misura parziale.