Finalmente lo Stato pensa anche al Meridione: è in arrivo una pioggia di bonus e incentivi per chi vive al Sud
Molto spesso, analizzando fati e statistiche, viene fuori in maniera lampante come l’Italia sia un Paese a due facce dal punto di vista economico e infrastrutturale. La parte avvantaggiata è il Settentrione, mentre il Meridione paga ancora oggi lacune evidenti in termini di servizi e investimenti pubblici.
Dunque, gli ultimi interventi in materia economica da parte del governo sembrano orientati ad eliminare questa divisione e a ridurre un gap che esiste ed è palpabile. Sono infatti in arrivo moltissime risorse, una vera e propria pioggia di bonus e incentivi per chi vive al Sud.
Arriva una pioggia di bonus ed incentivi per il Sud
A partire dal 2024, le 8 regioni italiane che sono definite ZES (zona economica speciale) verranno fatte “confluire” in una sola ZES. Il 7 settembre del 2023, infatti, il Consiglio dei Ministri ha deciso di istituire la cosiddetta zona “ZES unica”. Si tratta, come abbiamo visto, di una zona economica considerata speciale e che include quelle che sono le attuali otto zone ZES del Sud del nostro Paese. Questa modifica è stata inclusa nel cosiddetto Decreto Sud, attuato dall’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Le regioni individuate dal suddetto decreto potranno usufruire di una serie di agevolazioni. Come abbiamo detto, erano state individuate 8 ZES, divise in base alla normativa europea che le ha identificate come “meno sviluppate” oppure in “fase di transizione” e che sono le regioni della Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Campania, mentre quelle in transizione sono la Sardegna, l’Abruzzo e il Molise.
Secondo le normative, nella Zes è necessario che ci sia almeno un’area portuale con caratteristiche specifiche relative alla rete di trasporti transeuropea. Dal 2024, però, le 8 regioni saranno raggruppate in un’unica Zes. A partire dal 1° gnenaio 2024, infatti, ci sarà la nuova Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno.
A gestire l’intera area sarà comunque la Presidenza di Consiglio dei Ministri che avrà compiti di indirizzo, vigilanza, coordinamento e monitoraggio. Le aziende che operano in questa zona, secondo quanto stabilito dal comunicato del Consiglio dei Ministri, potranno usufruire di alcuni benefici economici.
Tra questi, il riconoscimento di un credito d’imposta con finalità di aiuti regionali, l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e l’utilizzo e acquisizione di strumenti e beni che verranno destinati alle strutture di produzione.