Il modo in cui stringi la mano dice molto sul tuo stato di salute. Ecco cosa dice la scienza: tutti i dettagli a cui fare attenzione.
Stringere la mano di una persona non è un gesto banale. La stretta può rivelare molto di noi e dell’altro, su quelle che sono le condizioni di salute, tanto che le informazioni ricavate in questo modo possono salvare la vita.
Quando incontriamo una persona è buona abitudine stringerle la mano. L’origine di questa consuetudine risale a più di 5 mila anni fa come confermano dei geroglifici egizi. Un segno di accordo che nel tempo si è trasformato nel primo gesto di conoscenza.
Dalla forza della stretta è possibile risalire ad alcune informazioni della personalità e anche della salute fisica. La presa, dunque, rivela verità nascoste che potrebbero essere molto utili per comprendere se c’è qualcosa che non va. A confermare questa teoria uno studio della McMaster University e dell’Hamilton Health Sciences in Canasa. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista The Lancet, è durata quattro anni e ha coinvolto 140 mila adulti di 17 nazioni e di età compresa tra 35 e 70 anni.
Cosa può dire una stretta di mano: le conclusioni dello studio
Lo studio ha stabilito una connessione tra la forza muscolare impiegata nello stringere la mano e lo stato di salute. I partecipanti alla ricerca hanno stretto un dinamometro e i ricercatori hanno osservato i risultati.
Ad ogni perdita di cinque chili di forza della presa corrispondeva un aumento di un sesto della probabilità di rischio morte. Significa un 17% in più della possibilità di morire per cause cardiovascolari, ictus o altre patologie. Ad influenzare questi dati non sono stati solo il sesso, la frequenza dell’attività fisica, il consumo di alcool, il fumo, il livello di istruzione, l’indice di massa corporea, la presenza di malattie pregresse.
Si è riscontrato infatti un rapporto molto forte tra il variare dell’età e dell’etnia dei volontari. Indipendentemente dalle variabili che hanno influito sui risultati, i ricercatori sono convinti che la stretta di mano potrebbe essere un metodo semplice e a costo zero per ipotizzare il rischio di morte o malattie cardiovascolari.
Naturalmente la presa dovrebbe essere valutata con appositi strumenti dai medici per identificare pazienti già a rischio con maggiori possibilità di peggioramento dello stato di salute. I cardiopatici e chi ha avuto un ictus possono sfruttare questo screening per tutelare la loro salute e prevenire il rischio di un altro episodio che potrebbe rivelarsi fatale. Gli studi proseguiranno. Nel frattempo non sottovalutiamo più il potere di una stretta di mano.