In arrivo lettere dall’Agenzia delle Entrate (quasi) a tutti: quello che c’è scritto non è piacevole

Milioni di contribuenti potrebbero ricevere una lettera dall’Agenzia delle Entrate. Attenzione al contenuto della missiva

Attenti al Fisco, quello che sta accadendo in questi giorni non deve essere sottovalutato. L’Agenzia delle Entrate ha predisposto l’invio di milioni di lettere e il loro contenuto deve essere letto con molta attenzione per poter agire di conseguenza.

Milioni di lettere dall'Agenzia delle Entrate: cosa contengono
Milioni di lettere dall’Agenzia delle Entrate: cosa contengono (thewisemagazine.it – fonte ansa)

Nella fattispecie sono oltre tre milioni le missive che, entro la fine di ottobre, verranno recapitate a specifiche categorie di contribuenti e bisognerà intervenire in tempi rapidi per evitare il rischio di incorrere in sanzioni. Ecco dunque qual è il contenuto di queste lettere e che cosa bisogna fare qualora se ne riceva una.

Milioni di lettere dell’Agenzia delle Entrate: a chi sono destinate e cosa bisogna fare

Le comunicazioni in questione rientrano in un maxi piano predisposto dall’Agenzia delle Entrate per contrastare e ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale. Si tratta infatti di avvisi bonari relativi a pagamenti che i contribuenti debitori dovranno effettuare quanto prima. I messaggi sono stati, o verranno inoltrati, sia a singole persone che alle imprese e riguardano errori relativi alla compilazione della dichiarazione dei redditi inviata nelle scorse settimane o nei mesi scorsi.

Avvisi bonari agenzia delle entrate, come comportarsi
Avvisi bonari agenzia delle entrate, come comportarsi (thewisemagazine.it)

In sostanza l’Agenzia ha effettuato un controllo sulle dichiarazione dei redditi, dal quale è emerso che vi sono imposte o contributi che non sono stati pagati e, pertanto, andranno saldati. Si tratta dunque di comunicazioni a titolo informativo che consentono al contribuente, o all’impresa, di evitare lo step successivo ovvero un accertamento con relative sanzioni.

Gli interessati dovranno però muoversi in tempi rapidi al fine di regolarizzare le proprie posizioni. Tra gli ‘errori’ commessi volontariamente o involontariamente vi sono ad esempio omissioni o infedeltà che l’Agenzia ha riscontrato in seguito al confronto tra i dati dichiarati e quelli già presenti nelle banche dati del Fisco.

Non è da escludere che, terminata una prima fase di invii, anche nei primi mesi del prossimo anno nuove lettere possano essere inviate ai contribuenti debitori. Nella maggior parte dei casi occorrerà dunque provvedere al pagamento dell’imposta dovuta, unitamente agli interessi e a una sanzione in misura ridotta. La ‘multa’ però crescerà qualora non venisse regolarizzata la propria posizione entro i tempi richiesti.

Entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione la sanzione è ridotta ad un terzo di quella ordinaria, pari al 30% nel caso di controlli automatici. La sanzione è ridotta a due terzi di quella ordinaria nel caso di comunicazioni relative ai controlli formali. Per i redditi a tassazione separata invece non è previsto il pagamento di interessi e sanzioni qualora la posizione venga regolarizzata entro 30 giorni dal ricevimento dell’avviso bonario.

 

 

 

 

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