Con la nuova Legge anti pirateria non si scherza. Guardare una partita o un film in streaming illegalmente potrebbe costare molto caro.
La Legge 93/2023 entrata in vigore lo scorso 8 agosto comporta pesanti sanzioni e la reclusione per chi agisce nell’illegalità per quel che riguarda lo streaming di partite o film. Una pratica, quello dello streaming illegale, che conta numeri altissimi, con gravi perdite economiche a danno delle piattaforme che vendono questi contenuti.
Sul web sono numerose le piattaforme che offrono questo tipo di servizio non legale e altrettanti sono i fruitori. Ad agosto, però, è entrata in vigore la Legge 93 del 14 luglio 2023 che inasprisce le sanzioni per chi commette il reato di pirateria. In Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica“.
Il reato sarà d’ora in poi punito più severamente con la Legge anti-pezzotto anche per i maggiori poteri conferiti all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. L’AGCOM agirà attivamente nell’individuazione dei soggetti che agiscono nell’illegalità.
Interessati dalla nuova Legge antipirateria sono tutti i soggetti che direttamente o indirettamente si trovano coinvolti nel reato. Chi veicola i contenuti, chi gli guarda, chi gestisce i servizi di smistamento del traffico.
Nello specifico, chi trasmette illegalmente in streaming partite di calcio o film oppure altri contenuti rischia di dover pagare una multa fino a 15 mila euro e di subire una condanna penale che va da 6 mesi a 3 anni di carcere.
Per gli spettatori che guardano i contenuti pirata è prevista una sanzione fino a 5 mila euro. Ad onor del vero la normativa puntualizza che saranno puniti gli utenti che guardano “quantità notevole di opere o materiali protetti“. Non è dato sapere, però, a quanto corrisponde una quantità notevole. Basta un abbonamento ad una IPTV illegale? Occorrerà dimostrare che l’accusato ha guardato tanti film o partite illegalmente?
Arriviamo agli operatori telefonici e ai fornitori di servizi che fanno transitare i dati dello streaming pirata. Hanno l’obbligo di staccare le connessioni ai server entro trenta minuti dalla richiesta dell’AGCOM. Richiesta alla quale non si potrà dire di no. Dal canto suo AGCOM si doterà di una piattaforma per le segnalazioni da parte delle Pay TV. Il sito è stato donato alla Lega Calcio gratuitamente, aspetta solo l’approvazione definitiva dall’Agenzia per la Cyber sicurezza.
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