Uno dei migliori centravanti italiani di sempre. Dopo tanti anni Bobo Vieri racconta la verità: dichiarazioni che spiazzano.
Una vita passata a rincorrere un pallone per gonfiare le reti di mezzo mondo. Il bomber della Nazionale Bob Vieri, con la sua voglia immensa di essere un personaggio a tutto tondo, non si è mai limitato al mondo del calcio, ma ha voluto affacciarsi sempre su nuovi orizzonti. Lo dimostra il successo della sua BoboTv, i cui contenuti calcistici in rete sono seguitissimi e fanno continuamente notizia.
La sua carriera è ricca di aneddoti e durante il periodo Covid ha sperimentato il rapporto diretto con i fan con le lunghe dirette su Instagram. Ora ha rivelato un’amara verità che riguarda anche i suoi ex colleghi come per esempio Paolo Maldini e Francesco Totti.
Ha avuto sempre una mente imprenditoriale fin dai tempi in cui giocava. Ha sempre investito nella moda e nella ristorazione, mentre negli ultimi anni è sbarcato nel mondo del padel e di Twitch. Bobo Vieri non si è fermato al calcio, ma ha voluto sperimentare nuovi mondi anticipando anche le tendenze. Insieme ai suoi amici, Lele Adani, Nicola Ventola ed Antonio Cassano, si è lasciato andare al format su Twitch, la BoboTv, diventando opinionisti molto seguiti dagli appassionati italiani.
Bobo Vieri, la verità sul passato: la sua scelta è stata illuminante
Col suo carattere spigoloso, l’ex attaccante dell’Inter e della Nazionale italiana si è sempre scagliato contro i poteri forti. Poche ore fa Vieri ha rilasciato dichiarazioni davvero pesanti per quanto riguarda il ruolo delle bandiere nel calcio moderno.
Ha ricordato come Paolo Maldini e Francesco Totti siano stati allontanati in malo modo rispettivamente da Milan e Roma senza un minimo di riconoscenza. In una lunga intervista con Gianluca Grazzoli, all’interno del format BSMT, ha rievocato bei ricordi, ma anche quelli meno piacevoli.
Bobo Vieri si è lasciato andare davanti ai microfoni rivelando anche curiosi aneddoti del passato. Durante la sua carriera da calciatore, non ha mai voluto avere regole: “Ho deciso sempre per me. Non sono stato mai bene dove uno decide per me. Ho capito una cosa, forse prima degli altri, che è un lavoro. In tutto il mondo lo capiscono che è un lavoro”, ha spiegato Vieri.
E ancora: “Solo in Italia dicono ‘una bandiera, qua là’. Tutte le bandiere che conosco io l’hanno preso solo nel c**o. Sono rimaste tutte male le bandiere”. Una considerazione amara sul calcio moderno e sulle differenze con il suoi tempi, quando i capitani delle grandi squadre erano simboli intoccabili.