Per stimolare il cervello dei nostri bimbi non servono azioni così complesse. Anzi, dobbiamo incoraggiarli a farne una molto semplice: lo dice la scienza
I nostri bambini sono delle spugne. Assimilano tanto e in fretta. Tocca a noi, però, essere bravi e dar loro i giusti stimoli, in modo tale che possano diventare dei giovani brillanti, prima, e degli adulti capaci dopo. Ecco qual l’attività molto semplice che potenzia lo sviluppo cerebrale dei nostri piccoli.
Essere genitori non è semplice. Anzi, non lo è sotto il profilo educativo, ma non lo è nemmeno per ciò che concerne lo sviluppo cognitivo e culturale dei nostri figli. Spesso ci affidiamo a test, tabelle, grossi libri di testo. In realtà, vi sono modi molto più semplici ed efficaci per dare ai nostri bambini degli stimoli adeguati.
Attenzione, non parliamo affatto di “consigli della nonna”, ma di conclusioni cui sono arrivati eminenti scienziati. Le neuroscienze, infatti, hanno fatto passi da gigante nel capire come funziona il cervello dei nostri bambini e come stimolarlo adeguatamente. Ogni pensiero e ogni azione, infatti, crea ei nostri bambini nuove connessioni.
Anche e soprattutto perché, come dicevamo, il cervello a quell’età è una vera e propria spugna. Durante la prima infanzia, il nostro cervello è più ricettivo alla formazione di queste nuove connessioni.
Come stimolare facilmente la mente dei nostri piccoli
Si è tentati di pensare che l’istruzione formale sia il motore principale quando si tratta di raggiungere risultati nella vita futura, ma questo semplicemente non è vero. Oggi le neuroscienze sottolineano l’importanza del gioco per il cervello in crescita. Attraverso il gioco, durante l’infanzia, abbiamo imparato come rispondere al mondo, all’ambiente e agli altri. Ci siamo inconsapevolmente preparati per il nostro futuro.
Diversi tipi di gioco stimolano diverse parti del cervello. Ad esempio, i giocattoli come i Lego possono aiutare con le capacità di ragionamento spaziale, mentre i giochi immaginari possono aiutare con le abilità sociali e l’elaborazione delle emozioni. In particolare, il gioco immaginario e le attività creative offrono entusiasmanti benefici biologici e neurologici per bambini e adulti.
L’immaginazione, infatti, attiva i geni all’interno delle cellule nervose che producono proteine e che contribuiscono a implementare l’architettura stessa del cervello. L’obiettivo, dunque, è quello di creare nuovi percorsi, in modo tale che il cervello dei nostri bimbi, crescendo, possa avere sempre meno limiti e confini.
Questo sviluppo, peraltro, è essenziale per regolare le emozioni, pianificare e risolvere problemi, non solo per la vita accademica ma per orientarci più facilmente attraverso le sfide successive della vita in generale. I bambini sono naturalmente predisposti al gioco. Quindi, non distogliamo i nostri bimbi quando lo fanno, ma anzi, incoraggiamoli, perché così facendo daremo loro maggiori possibilità vivere esperienze di apprendimento fondamentali.