Non è per nulla semplice uscire dalla depressione, per questo è fondamentale cogliere in tempo i primi segnali: ecco quali sono.
La depressione è una cosa seria. Niente può davvero definire quanto sia profondamente debilitante questo problema. Un male che può essere trattato, ma non del tutto estirpato, questo perché strascichi potrebbero all’improvviso far ricadere chi ha già combattuto contro la depressione in un turbinio di emozioni negative.
La depressione è uno stato di tristezza che finisce con l’essere patologico, a volte difficilmente trattabile e di natura non del tutto chiara. Potrebbero essere utili una serie di terapie combinate come quella cognitiva in combo a psicofarmaci.
Molto dipende dallo stato di avanzamento della patologia, per questo è fondamentale riconoscere i sintomi iniziali, onde evitare di ritrovarsi in uno stadio molto avanzato, che comporta quindi maggiore difficoltà nelle cure.
Alcuni segnali possono indicare un inizio di depressione
Ci sono diversi segnali di cui tener conto che indicherebbero un inizio di depressione. Ovviamente si tratta di manifestazioni che possono far pensare a questa problematica se si presentano spesso e soprattutto se si sono già escluse altre cause.
Oscillazioni improvvise di peso. Chi soffre di depressione potrebbe subire dei forti cambiamenti nel peso. C’è chi mangia tanto per compensare delle mancanze, con l’ago della bilancia che avanza-. E chi invece è inappetente, pensa di mangiare abbastanza, ma perde peso.
Mancanza di sonno o disturbi correlati ad esso. Chi non dorme, ma si sente assolutamente elettrico o comunque chi ha difficoltà ad addormentarsi e se lo fa si sveglia in continuazione potrebbe avere davvero un problema legato ad un inizio di stato depressivo. Ovviamente potrebbe essere conseguenza di altre patologie, soprattutto di origine neurologica, per questo bisogna indagare a fondo prima di associare tutto ciò con sicurezza alla depressione.
Agitazione o monotonia dei movimenti. Nelle persone con un inizio di depressione potrebbe nella fattispecie verificarsi un rallentamento delle funzioni motorie o agitazione, quindi un’accelerazione delle stesse. Non si tratta di sintomi da sottovalutare o comunque valutare con leggerezza.
Pianto improvviso o eccessiva mancanza di empatia. Una persona che piange spesso, ma che non lo ha mai fatto prima d’ora, che ha un’eccessiva mancanza di empatia e di rispetto verso il proprio o l’altrui dolore, potrebbe ritrovarsi in uno stato depressivo profondo o iniziale.
Pensieri costante di morte e di suicidio. Chi pensa costantemente di farla finita è una persona che comunque non ha quella spinta che permette di andare avanti con una certa serenità. Questo, tra tutti, è il sintomo che meno bisognerebbe sottovalutare.