Eden Hazard, a 32 anni, ha detto addio al calcio giocato: ecco i piani dell’ex fuoriclasse belga che lasciano senza parole.
Fino a qualche anno fa, Eden Hazard era uno dei migliori giocatori del mondo. E non a caso, nell’estate del 2019, era stato pagato ben 113 milioni di euro dal Real Madrid. Proprio il suo trasferimento dal Chelsea ai ‘Blancos’, però, ha segnato una imprevista svolta in negativo nella sua carriera, con un declino verticale.
In Spagna, Hazard era atteso a grandi imprese con una maglia storica, ma non è mai riuscito, di fatto, a imporsi, finendo sempre più ai margini dopo una incredibile sequenza di infortuni. Il suo score in quattro stagioni con il Real lascia di stucco, se pensiamo a ciò che era stato capace di fare in precedenza.
Appena 73 presenze e la miseria di 7 reti. Non ha sorpreso nessuno, dunque, il fatto che in estate, le ‘Merengues’ non gli hanno rinnovato il contratto. In questi mesi, molti pensavano ad un suo rilancio. Ma nessuna delle piste di calciomercato, verso destinazioni per lo più esotiche, si è concretizzata.
E il 32enne ha deciso di dire basta. Un addio al calcio giocato che lascia un po’ di rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere se le cose fossero girate per il verso giusto, anche se di anni ad alto livello ai tifosi Hazard ne aveva regalati eccome, infatti può contare con la nazionale belga un terzo posto ai Mondiali.
Eden Hazard, e adesso? L’annuncio e le prospettive per rimanere nel calcio
“É il momento di sapersi ascoltare e sapere quando dire basta“, così Hazard ha scritto nel post post su Instagram con cui ha annunciato ai fan il suo ritiro. Nessun rimpianto, per lui: “Ho potuto realizzare il mio sogno, giocare e divertirmi sui campi di tutta Europa e del mondo“.
E in quanto al suo futuro, per adesso, nessuna idea precisa ma un proposito: “Ora è il momento di godermi i miei cari e fare nuove esperienze. A presto fuori dal campo“. É verosimile che dopo un periodo di relax e di disintossicazione, per così dire, il richiamo del calcio per lui sarà molto forte.
Trattandosi di uno che sa che cos’è il talento, potremmo vederlo, dopo un periodo di studio e di aggiornamento, come osservatore in giro per il mondo, direttore sportivo, o un domani chissà, come allenatore di qualche club importante.