Esiste un collegamento tra la sparizione di Denise Pipitone e quella della piccola Kata? A parlarne è il pm che seguì il caso di Denise.
Sono passati oltre due mesi dalla scomparsa a Firenze della piccola Kata, la bambina peruviana di 5 anni che pare essere scomparsa nel nulla: un fatto davvero incredibile e molto preoccupante che potrebbe avere anche dei punti in comune con la scomparsa di Denise Pipitone, avvenuta molti anni fa.
Ad parlarne è stata Maria Angioni, l’ex pm che si era appunto occupata della vicenda Pipitone. Dalle sue parole emergono particolari che lasciano pensare che le due vicende possano avere dei punti in comune.
Nel suo intervento ha prima riepilogato quanto accaduto alla piccola Kataleya Alvarez, scomparsa a Firenze il 10 giugno 2023, nell’albergo Astor, occupato abusivamente da diverse famiglie extracomunitarie. Qualcuno quel giorno ha sentito delle grida e il rumore di uno sportello di auto che si chiudeva, da qui l’ipotesi che la bambina sia stata rapita e portata via all’interno di una vettura.
“Quello che pare certo, – ha continuato l’ex pm Maria Angioni – perlomeno sulla base delle notizie trapelate dagli inquirenti , é che se pur qualche giorno dopo la scomparsa i locali dell’ex hotel Astor sono stati passati al setaccio con metodi scientifici, alla ricerca di tracce biologiche e comunque materiali del delitto commesso, ma niente é stato trovato“.
Il fatto che il padre al momento della sparizione fosse in carcere e che nei giorni scorsi alcuni parenti della piccola sono stati arrestati per altri motivi dimostra solo che “il contesto in cui la bambina viveva era diventato molto conflittuale e pericoloso“, ma “non può invece farci per forza ritenere che i responsabili del rapimento siano i familiari”.
La sparizione di Denise Pipitone e quello di Kata: cosa dice l’ex pm Maria Angioni
Sempre secondo l’ex pm Maria Angioni, “i familiari possono avere invece commesso qualche sgarro ai danni di persone” che hanno rapito la bambina recuperare soldi oppure per vendicarsi di qualcosa “e questa é l’ipotesi più pericolosa per l’incolumità fisica di Kata”.
“In merito alle similitudini fra questo caso ed altri – ha aggiunto l’ex pm – dico solo che forse anche altri casi di rapimenti di bambini, magari rimasti irrisolti da tanti anni, dovrebbero essere riesaminati alla luce dello schema, come l’esame del Dna, che probabilmente deve essere applicato per il caso di Kata”.
Con queste parole l’ex pm che si occupò della sparizione di Denise Pipitone esprime il suo parere in merito ai possibili punti in comune tra i vari casi che coinvolgono bambini molto piccoli che spariscono nel nulla.
Ovviamente, anche se tutti quanti sperano che la piccola possa essere ancora viva, in merito alla sua esperienza, l’ex pm ha spiegato cosa pensa in maniera molto netta: “Se il movente è stato un debito non pagato, la bimba può essere ancora viva, soprattutto se nel frattempo siano intervenuti dei “garanti” nell’ambito della delinquenza di riferimento. Se il movente è stata una mera vendetta, verosimilmente é stata uccisa“.