Arrivano brutte notizie per Striscia la notizia: un cambiamento che non piacerà al pubblico. Si temono gravi conseguenze
Pier Silvio Berlusconi ha messo mano a tutte le trasmissioni, nessuna esclusa. Il dirigente di Mediaset ha imposto importanti cambiamenti che hanno migliorato la qualità di molti programmi inseriti nel palinsesto. Meno trash, ma anche orari completamente cambiati.
Per compiere la sua rivoluzione televisiva, Pier Silvio ha dovuto anche far saltare qualche testa. Sono stati licenziati alcuni importanti volti televisivi e ne sono arrivati altri molto professionali. Dopo aver cambiato le sorti di Pomeriggio 5, Grande Fratello, e scelto professionisti provenienti dalla Rai sulle sue reti, ora cambia anche Striscia la Notizia. Qualcuno ha già notato le differenze.
Cambia pure Striscia la Notizia: ecco la linea di Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi ha deciso di mettere mano anche al tg satirico di Canale 5, Striscia la Notizia. Uno dei programmi più amati della fascia preserale di Mediaset ha visto dei cambiamenti importanti rispetto alle ultime edizioni trasmesse sulla rete. I motivi per cui si è deciso di intervenire è legato agli ascolti, ma anche alle abitudini dei telespettatori.
Diverse persone hanno già apprezzato questa decisione, che rende il programma più piacevole da guardare. Striscia la Notizia, infatti, si è accorciato e finisce alle 21:25 anziché alle 21:45. Negli ultimi anni il tg satirico è stato allungato progressivamente di edizione in edizione. Tra gli anni ’80 e ’90 durava solo dai 7 ai 15 minuti per poi arrivare fino ai 60 minuti nel 2023.
Ora il programma di Antonio Ricci è stato portato ai 35-40 minuti, ovvero poco più di quanto accadeva nel periodo 1997-2014, dove la durata era dai 30 ai 35 minuti. Lo ha fatto notare una lettrice del settimanale NuovoTv, che ha apprezzato il cambiamento perché “prima le fiction finivano a mezzanotte”.
La lettrice, di nome Eleonora, ha detto: “Speriamo che anticipino ancora la chiusura del programma e spero che la Rai faccia lo stesso perché la gente deve lavorare”. Nella riposta della redazione di NuovoTv viene espresso apprezzamento per il cambio della durata.
“La televisione ha sempre avuto un ruolo sociale molto importante in Italia […]. Se oggi tutti andiamo a letto più tardi è colpa di una programmazione che rispetta orari assurdi, inconciliabili con chi ha una vita fatta di lavoro, studio e impegni che ti costringono ad alzarti presto e riposato al mattino. La Rai si adegui e anticipi l’inizio della prima serata”.