Forse non sapete che quando andate a comprare l’olio d’oliva non è esattamente ciò che vi aspettate: leggete bene le etichette
Fare attenzione a ciò che mangiamo non è soltanto una frase fatta, che può sembrare ripetuta una mare di volte e di certo non è un concetto che possiamo dare per scontato, poiché se non lo rispettassimo, incorreremmo di sicuro in un’infinità di conseguenze negative per il nostro stato di salute.
L’idea che noi siamo infatti quello che mangiamo non potrebbe essere più vera. Il problema più grande però è sapere quello che mangiamo. Quando parliamo di olio d’oliva, le precauzioni che andrebbero prese non sono mai troppe, perché gli inganni sono sempre dietro l’angolo. La scelta infatti dell’olio migliore può essere determinante e condizionare appunto tutta la nostra alimentazione.
Questo avviene perché come è noto, noi siamo soliti utilizzare l’olio d’oliva per qualunque cosa in cucina, non solo per cucinare ma anche per rendere saporite le pietanze. Ma come facciamo ad essere sicuri che l’olio d’oliva che compriamo sia davvero extra vergine? Basta iniziare a fare molta attenzione alla lettura delle etichette che accompagnano le bottiglie.
Ecco perché si deve fare attenzione alle etichette sull’olio d’oliva
Quando ci rechiamo in un qualunque supermercato e dobbiamo scegliere tra i tanti marchi e le tipologie di bottiglie d’olio, l’unica cosa che possiamo fare per orientarci è leggere bene e in modo appropriato l’etichetta sulla bottiglia. Su questa etichetta infatti dovremmo trovare scritta precisamente la percentuale di olio extra vergine che è stato impiegato.
Se questa informazione non è presente, è possibile allora che quello che stiamo comprando non sia esattamente olio d’oliva, ma sia un miscuglio di altre qualità di olio di provenienza vegetale. Questo è ciò che è stato riscontrato in un’azienda di Benevento, dove sono state ritirate dalla vendita più di cinquecento bottiglie di olio perché non rispettavano la normativa comunitaria che impone di essere trasparenti con i compratori e di non trarli in inganno.
In questo caso, dato il costo elevato dell’olio extra vergine d’oliva, non era garantita l’autenticità del prodotto. Infatti da alcune analisi fatte, sembra che nell’olio ci fosse un preparato chiamato ConDisano che presentava un mix di olio differenti e di vario genere, senza però una spiegazione chiara nelle etichette. Per cui ogni volta che ci troviamo di fronte una bottiglia di olio extra vergine d’oliva, controlliamo che lo sia veramente.