Depressione, alcolismo, problemi economici. I pretendenti al Trono di Spade non sono le uniche vittime di Game of Thrones.
Dal 2011 una vera e propria maledizione si è abbattuta sui loro interpreti, che hanno dovuto superare numerose prove, dalle quali non sono usciti del tutto indenni.
Emilia Clarke (Daenerys Targaryen), protagonista sin dalla prima stagione di Game of Thrones, alias la madre dei draghi, ha quasi perso la vita. Vittima di un’emorragia cerebrale nel 2011, poco prima di iniziare le riprese della serie, l’attrice è rimasta afasica per diversi giorni e ha dovuto sopportare violenti dolori.
Un problema che si è ripresentato nel 2013 quando è stata sottoposta ad un intervento chirurgico, senza successo, per un aneurisma. Risultato: ha dovuto sottoporsi a una trapanazione per fermare l’emorragia, come ha da poco rivelato alla rivista The New Yorker. Scopriamo cosa è accaduto agli altri protagonisti della serie.
Trono di Spade: una maledizione si è abbattuta sul cast
Maisie Williams (Arya Stark) è stata spinta al rango di star mondiale all’età di 14 anni con il successo di GOT. Maisie Williams, che interpreta Arya Stark, non ha vissuto un’adolescenza come le altre. Uno spostamento che l’ha spinta verso il binge eating, pratica che consiste nel bere una grande quantità di alcol in tempi record.
“Oggi ho smesso di bere in modo eccessivo. Sento che è così che ho trascorso la mia adolescenza. Avevo una vita da attrice e ne parlavo così, ma senza rendermi conto in nessun momento che era la mia vita che passava”, ha spiegato al Guardian.
Nikolaj Coster-Waldau (Jaime Lannister).
Se nel regno di Westeros i Lannister pagano sempre i loro debiti, questo non sembra essere il caso di Nikolaj Coster-Waldau, interprete di Jaime. L’attore viene infatti denunciato dal suo ex agente per il mancato pagamento delle sue provvigioni (il famoso 10%).
Il suo ex manager ora chiede 2 milioni di dollari di debiti non pagati.
Kit Harington (Jon Snow)
La star di Game of Thrones è un peso troppo grande da sopportare per Kit Harington. In un’intervista alla rivista Variety, l’interprete di Jon Snow ha rivelato che il periodo tra la morte e la resurrezione del suo personaggio è stato complicato da vivere per lui. “Sicuramente non è stato un periodo felice della mia vita. Pensavo che dovevo sentirmi la persona più fortunata del mondo quando, in realtà, non era così. Ero vulnerabile.”
Ci è voluto l’aiuto di uno psicologo per evitare per un pelo la depressione.