I gratta e vinci attirano molte persone in cerca di un colpo di fortuna: ecco quanto guadagnano i tabaccai su ogni tagliando.
Il gioco d’azzardo somma cifre che si smuovono circa intorno ai 20 miliardi di euro ogni anno, hanno una fetta di denaro mondiale piuttosto elevata. Il gioco con lo sviluppo della tecnologia si è anche diffuso molto virtualmente. Ma alcuni colossi come i Gratta e Vinci sono sempre in guadagno, ma quanti di noi sanno quanto guadagnano i tabaccai?
Ogni giorno 5,5 milioni di gratta e vinci vengono venduti al pubblico, quando un biglietto del Superenalotto, al Gratta e Vinci e al 10 al Lotto raggiunge una cifra esponenziale tutti vogliono venire a sapere chi lo ha vinto però nella maggior parte dei casi emerge solo l’identità dell’esercente dove è stato comprato il biglietto o fatta la giocata.
L’effettivo guadagno dei tabaccai celato dietro alle possibili vittorie delle persone sui Gratta e Vinci
L’esercente guadagna ma non dalla vendita dei singoli biglietti della fortuna, guadagna in base all’importo delle proprie vincite, a priori della vincita o della perdita. Le vittorie creano introiti quando un biglietto vince. In questo modo altri clienti si recheranno da quell’esercente ritenendo il negozio come fortunato.
Per chi vuole aprire un punto di gioco autorizzato dall’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), bisogna rispettare dei requisiti tra cui fondamentale la garanzia di gioco, stabilita da decreti messi a paragone con gli importi medi comunali e nella rete a cui si andrà ad operare, come Sisal, Lottomatica e Lotterie Nazionali SRL. Per lo Stato è necessario mettere i negozi in punti strategici dove ci sono più persone o scommettitori per fare più soldi sostanzialmente.
L’aggio del ricevitore è calcolato partendo da una base invariabile e stabilita prima della normativa vigente, rappresenta il guadagno che viene tratto dall’esercente nella vendita di un tagliando o sull’importo delle giocate. Di norma l’aggio che trae l’esercente si aggira intorno all’8% basato sulla somma delle giocate raccolte in un negozio.
Il gioco del Lotto ha l’aggio fissato all’8%, versa il 47,5% del ricavo lordo allo Stato mentre il 44,5% in vincite. Il Superenalotto è gestito dalla Sisal, anch’esso ha l’aggio fissato all’8% ma versa il ricavo lordo allo Stato per il 34% e restituisce in vincita il 66%.
I Gratta e Vinci vengono denominati come lotterie istantanee, hanno l’aggio prestabilito all’8% e sono gestiti da Sisal, Lottomatica e Bplus, versano una somma lorda del 40/50% allo Stato e il restante 60/50% lo ridistribuiscono nelle vincite. Il 10 e Lotto ha l’aggio pari al 6% differente perché prevede estrazioni simultanee ogni 5 minuti, gestito da Lottomatica il 47% della raccolta lorda va allo Stato e invia il 47% in vincite.
Perciò se l’aggio pari all’8% su 10€ un esercente guadagna 80 centesimi se invece al 6% il negozio riceverà 60 centesimi, ciò non è distinto dalla vincita o dalla perdita in Italia.