Nel 2024 ci saranno novità importanti riguardo alle pensioni. Vediamo insieme tutte le misure per poter uscire dal lavoro a 63 anni.
Con la manovra di Bilancio 2024, il Governo di Giorgia Meloni ha modificato in modo sostanziale tutte le misure di pensione anticipata. In questo articolo vi spieghiamo come fare per andare in pensione a 63 anni nel 2024.
Le pensioni cambiano. Ma non in meglio, è il caso di dire. La legge Fornero ci terrà compagnia anche nel 2024 e, per il momento, l’età pensionabile resterà 67 anni mentre il requisito contributivo minimo resterà fermo a 20 anni. Fin qui nulla di nuovo. Le novità riguarderanno, invece, le misure di pensione anticipata: Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Tutte e tre sono state cancellate all’ultimo minuto dall’Esecutivo per l’esigenza di rimpolpare le casse dello Stato ritardando le uscite dal lavoro. Nel 2024 difficilmente si riuscirà ad andare in pensione prima di aver compiuto 63 anni.
Ecco come andare in pensione a 63 anni
Andare in pensione a 63 anni diventerà un po’ più difficile rispetto a prima ma non impossibile. Riuscire ad uscire dal lavoro prima di aver spento 63 candeline sulla torta, diventerà una possibilità remota e riservata a pochi lavoratori. Vediamo come cambieranno le pensioni con la manovra finanziaria del 2024.
Davamo per scontata la riconferma di Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Invece il Governo Meloni ha cancellato in corner tutte e tre le misure. Purtroppo fare tutto non era possibile con solo 25 miliardi di euro a disposizione. Di conseguenza l’Esecutivo ha dovuto fare delle scelte e ha scelto di mettere un freno alle uscite anticipate dal lavoro che, in concomitanza con un drastico calo delle nascite, rischia di mandare in tilt l’economia del nostro Paese.
Nel 2024, per andare in pensione a 63 anni- cioè con quattro anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero- le opzioni saranno le seguenti: Quota 104, Fondo unico di flessibilità, Quota 41 oppure la pensione anticipata ordinaria. Quest’ultima misura di prepensionamento non prevede un’età pensionabile precisa: è possibile uscire dal lavoro a qualunque età con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Stesso discorso vale anche per Quota 41: al raggiungimento di 41 anni di contributi si può accedere alla pensione a prescindere dall’età anagrafica. Tuttavia, a differenza della pensione anticipata ordinaria, Quota 41 richiede di aver versato almeno un anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni e inoltre si rivolge solo a queste categorie: disabili con invalidità pari o superiore al 74%, disoccupati e addetti a mansioni gravose.
Con Quota 104– che sostituirà Quota 103- si potrà andare in pensione a 63 anni con almeno 41 anni di contributi. Questa misura si rivolge a tutti. Il Fondo unico di flessibilità prenderà il posto di Ape sociale e di Opzione donna. Con questa nuova figura si potrà uscire dal lavoro a 63 anni con 36 anni di contributi per gli uomini e 35 per le donne. Anche questa misura, tuttavia – come già Ape sociale e Opzione donna- si rivolgerà unicamente a: caregiver da almeno 6 mesi, invalidi almeno al 74%, disoccupati che non ricevono alcuna indennità oppure addetti a mansioni gravose da almeno 7 anni negli ultimi 10.