Nel 2024 ci saranno importanti novità riguardo alle pensioni ma purtroppo i cambiamenti non andranno a vantaggio dei contribuenti.
Il traguardo della pensione si allontana ancora un po’. La manovra di Bilancio 2024 apporterà modifiche importanti al mondo della previdenza sociale. In questo articolo vi spieghiamo cosa accadrà a partire dal prossimo anno.
Molti di coloro che speravano di poter andare in pensione nel 2024 con Quota 103, Ape sociale o Opzione donna resteranno delusi: queste tre misure, dal prossimo anno, non esisteranno più. Il Governo Meloni le ha cancellate in corner per cercare di recuperare un po’ di soldi dalle pensioni. Le casse dello Stato piangono ma le riforme da attuare sono tantissime. Era inevitabile che qualcuno restasse penalizzato e, questa volta, a pagare il prezzo più caro saranno i lavoratori prossimi al pensionamento.
Pensioni: cosa cambierà nel 2024
Il mondo delle pensioni cambierà a partire dal prossimo anno. I cambiamenti più importanti riguarderanno le misure di pensione anticipata. In questo momento agevolare troppe uscite anticipate dal lavoro significherebbe dissanguare le casse dello Stato e mandare in tilt tutto il sistema. Addio a Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Il prossimo anno entreranno in scena Quota 104 affiancata da un Fondo unico di flessibilità. Con Quota 104 sarà possibile andare in pensione con almeno 41 anni di contributi ma a 63 anni e non più a 62. Nel 2024 niente pensione, quindi, per chi è nato nel 1962 che dovrà restare a lavoro almeno un altro anno.
Ape sociale e Opzione donna confluiranno in un’unica nuova misura che prevede il pensionamento a 63 anni con 36 anni di contributi per gli uomini e 35 per le donne. Di conseguenza chi sperava di accedere alla pensione anticipata con Ape sociale con soli 30 anni di contributi non potrà farlo perché gli anni di contributi sono stati portati da 30 a 36. Chi, invece, avendo raggiunto 35 anni di contributi, sperava di andare in pensione a 60 anni con Opzione donna resterà ugualmente escluso in quanto l’età pensionabile è stata portata da 60 anni a 63.
Brutte notizie anche per quel che riguarda la pensione anticipata ordinaria. Questa misura consente di andare in pensione a qualunque età con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Ad oggi la finestra di uscita – cioè l’arco temporale che intercorre tra l’uscita dal lavoro e il primo assegno previdenziale- è di 3 mesi. Ma il Governo sta valutando di allungare i tempi e di portarlo a 6 mesi. Dunque una persona dovrà attendere 6 mesi e non più 3 per ricevere la propria pensione.
La legge Fornero resterà in vigore anche per il 2024 ma potrebbe essere eliminato un requisito importante. Ad oggi la legge Fornero prevede che per poter andare in pensione a 67 anni sia necessario:
- avere almeno 20 anni di contributi;
- aver maturato un assegno previdenziale pari almeno a 1,5 volte l’importo dell’Assegno sociale.
Il Governo sta pensando di eliminare quest’ultima condizione ma solo per i “contributivi puri”, cioè i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi dopo il 1995.