Se siete alla ricerca di un posto di lavoro prestate la massima attenzione al cosiddetto test della tazzina. Ecco in cosa consiste.
Essere pronti in vista di un colloquio di lavoro è importantissimo. In particolare vi invitiamo a prestare attenzione al cosiddetto test della tazzina. In caso contrario rischiate di non essere assunti. Ecco come funziona.
Il lavoro è un diritto di ogni cittadino. Nonostante ciò, complice il difficile periodo storico in cui viviamo, trovare un impiego non è affatto semplice. Vari sono i requisiti richiesti dai datori di lavoro per assumere nuovo personale. Se tutto questo non bastasse, il peggior nemico potremmo essere noi stessi.
Questo perché in sede di colloquio potremmo commettere dei piccoli errori per cui il selezionatore decide di scartare il nostro profilo. Proprio in tale ambito si invita a stare attenti al test della tazzina, onde evitare di non essere assunti.
Stai cercando lavoro? Occhio al test della tazzina. In cosa consiste: verità inaspettata
Prepararsi in vista di un colloquio di lavoro è fondamentale per poter gestire al meglio ogni situazione. Tale fase, d’altronde, consente al selezionatore di stabilire chi sia il candidato ideale da dover assumere. A tal fine è necessario prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio, compresa la tazzina di caffè. A renderlo noto è stato Trent Innes, un ex dirigente, secondo cui tale metodo funziona davvero molto bene. Ma in cosa consiste?
Ebbene, in un podcast aziendale The Venture, assieme all’imprenditore Lambros Photios, Trent Innes ha fatto sapere che in genere conduceva i candidati nell’area ristoro dell’azienda in modo tale che prendessero qualcosa da bere, come ad esempio del tè o del caffè. In seguito chiamava i candidati per svolgere il colloquio e una delle cose a cui prestava particolare attenzione era se il candidato si alzasse per riportare la tazzina vuota di caffè, o di qualsiasi altra bevanda, in cucina.
In caso di riscontro positivo, quindi, il candidato veniva considerato ideale. In caso contrario il profilo del candidato veniva scartato a priori, a prescindere dal proprio bagaglio culturale e di esperienze passate. Secondo Trent Innes, d’altronde, è sempre possibile imparare cose nuove e sviluppare competenze. La cosa più importante, però, è avere un atteggiamento propositivo. Proprio il fatto che una persona rimetta la tazza vuota al suo posto, secondo l’ex datore, è un chiaro indicatore di quale sia l’atteggiamento di una persona.