Da sapere sull’Assegno Unico: arriva un aumento del 50% promesso nella Legge di Bilancio del governo. Tutte le informazioni utili da conoscere.
L’Assegno Unico è il contributo economico riconosciuto alle famiglie con figli a carico, per ognuno dei figli dal 7° mese di gravidanza fino al 21 anno di età se il figlio studia all’università. Si tratta di un provvedimento universale in quanto riconosciuto a tutte le famiglie, con importi diversi a seconda delle condizioni economiche, misurate con il modello Isee.
L’Assegno Unico era stato introdotto nel 2022 dal governo Draghi, in sostituzione degli assegni familiari e di altri bonus riconosciuti per i figli, escluso il Bonus nido che è rimasto in vigore. Un contributo unico mensile per semplificare, razionalizzare e potenziare tutti gli aiuti per i figli. L’Assegno Unico è stato aumentato nel 2023 per adeguarlo all’inflazione, con una rivalutazione dell’8,1%.
Ora, un nuovo aumento del 50% è previsto per l’anno prossimo, introdotto con la Legge di Bilancio 2024. L’aumento, tuttavia, sarà concesso solo in alcuni casi. Di seguito i dettagli e tutto quello che bisogna sapere.
Per sostenere le famiglie con figli, soprattutto quelle numerose, il governo ha annunciato un aumento dell’Assegno Unico universale con la Legge di Bilancio 2024. Si tratta, come abbiamo accennato, di un aumento del 50% dell’importo del contributo mensile che, tuttavia, non sarà riconosciuto a tutti i figli ma solo ad alcuni e solo a determinate condizioni. Prima di tutto, però, precisiamo che il provvedimento non è ancora definitivo, è presente soltanto nella bozza della Legge di Bilancio che dovrà essere approvata dal Parlamento e che potrà essere soggetta a modifiche, migliorative o peggiorative. Dunque, ogni annuncio va preso con cautela.
Secondo le nuove misure annunciate dal governo, l’Assegno Unico universale aumenterà del 50% nel 2024 per il terzo figlio, fino ai 6 anni di età. Inoltre, il governo prevede di abolire il limite massimo di 21 anni di età per il riconoscimento dell’assegno unico a favore dei figli a carico che studiano, prorogandolo fino alla fine degli studi. Un provvedimento che, comunque, sarà introdotto solo per i redditi più bassi.
Nel frattempo, come abbiamo accennato, alcuni aumenti sugli importi originali erano stati già introdotti quest’anno per contrastare gli effetti dell’inflazione e dare un maggiore sostegno alle famiglie. Oltre agli importi mensili erano state riviste al rialzo anche le soglie Isee: la prima fascia Isee è aumentata da 15mila a 16.215 euro, mentre quella più alta da 40.000 a 43.240 euro. L’importo massimo dell’assegno mensile per ciascun figlio è aumentato da 175 a 189 euro al mese per le famiglie con Isee fino a 16.215 euro. Mentre l’importo minimo è passato da 50 a 54 euro mensili per le famiglie con Isee sopra 43.240 euro.
Inoltre, nella Legge di Bilancio del 2023, l’Assegno Unico era aumentato del 50% per le famiglie con quattro o più figli a carico. Sempre un aumento del 50% era stato introdotto per le famiglie con tre figli di età compresa tra 1 e 3 anni e con Isee fino a 43mila euro.
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