Per richiedere nuovi bonus si abbasserà l’ISEE: inoltre aumenta il corrispettivo sugli stessi bonus: tutti i dettagli
Nei giorni scorsi il governo Meloni ha approvato la Legge di Bilancio 2024 che prevede un’ampia parte dedicata alla Riforma Fiscale. Punto fermo del governo, infatti, è stato quello di ridurre le aliquote Irpef e procedere con il taglio del cuneo fiscale. Inoltre la nuova manovra spinge all’acquisto dei titoli di Stato.
Proprio per incentivare l’acquisto di titolo di Stato che il governo ha pensato di abbassare l’ISEE proprio a chi ne acquista. Tutti coloro che hanno acquistato o che decideranno di acquistare titoli di Stato potranno tenere conto di questo investimento nel calcolo del proprio IEE e beneficiare così, in alcuni casi, di bonus e agevolazioni che prevedono invece precisi tetti ISEE.
ISEE, titoli di Stato e bonus: cosa potrebbe presto cambiare
L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è il risultato di tutte le componenti patrimoniali e reddituali della famiglia. Per quanto riguarda il patrimonio mobiliare si considerano i conti correnti, i conti deposito, i buoni fruttiferi, le azioni o quote di società, le obbligazioni e i titoli di Stato.
Nel caso in cui una famiglia decida di investire, ad esempio, in BTp, allora l’ISEE varia e tale famiglia potrà ottenere o meno alcuni bonus. Se oggi una famiglia ha un ISEE più elevato per gli investimenti in BTp, la nuova normativa potrebbe abbassare il loro ISEE. Facendo un esempio pratico con il bonus psicologo, se si possiedono 20mila euro di BTp, il mancato inserimento dell’ISEE farebbe guadagnare 200 euro di contributo da spendere per le terapie.
Allo stesso modo la stessa famiglia avrebbe diritto ad altre agevolazioni come, ad esempio, l’importo da pagare per la mensa scolastica o per i centri estivi comunali. Nel caso di una famiglia con un bambino di età inferiore ai tre anni, non ci sono particolari differenze se i BTp non inseriti ammontano a 20 mila euro: si potrà richiedere il bonus asilo nido.
Il discorso cambia per un valore di 100 mila euro, in questo caso infatti, non indicare l’investimento in titoli di Stato fa guadagnare 500 euro di bonus per il nido. Quindi possiamo dire che la differenza la fanno i grossi patrimoni, anche se molto spesso basta una differenza minima di reddito Isee per cambiare scaglione di appartenenza e ottenere minori o maggiori benefici e l’accesso a contributi pubblici.
La nuova misura crea dunque disparità tra chi ha soldi da investire e chi non li ha. Poiché i trasferimenti dello Stato o degli enti pubblici dipendono in gran parte dall’ISEE, questo crea una grande diseguaglianza tra chi possiede un patrimonio e chi no. Il guadagno finale, quindi, è solo ed esclusivamente per le casse dello Stato che, con l’esclusione dall’ISEE, diventano più convenienti per i piccoli risparmiatori.