Da sapere riguardo alla Diffamazione sui social network: occorre fare attenzione a quello che si scrive, anche in un commento. Tutte le informazioni utili.
Quando si usano i social network, spesso non si pensa alle conseguenze di quello che si scrive o si dice. La preoccupazione maggiore è dire la propria, far valere la propria opinione, alle volte anche usando espressioni sconvenienti, volgari se non addirittura offensive.
Invece, quello che pubblichiamo sui social network può avere degli effetti molto gravi, per noi e per gli altri. Pertanto, è bene essere consapevoli di quello che scriviamo nei testi o di quello che diciamo nei video. In generale, di quello che pubblichiamo.
È fondamentale sapere che con un comportamento sconveniente sui social network non si rischia soltanto la limitazione nell’uso del social, la sospensione, il ban o la cancellazione dell’account, come conseguenza estrema. Queste sono le misure e le sanzioni prese dal social stesso, per difendere i suoi utenti e limitare le condotte moleste. L’ambiente dei social network, infatti, non è una zona franca e anche sui social valgono le stesse leggi che si applicano al di fuori del mondo virtuale, in quello concreto.
Qui di seguito, vi spieghiamo cosa rischiate quando scrivete sui social e come evitare le conseguenze negative. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Diffamazione sui social network: attenzione a quello che si scrive, anche in un commento
Fuori dai social possiamo essere denunciati per diffamazione se facciamo diffondiamo affermazioni lesive della reputazione di una persona in sua assenza. Si tratta di un reato ed è punito come tale. Quando, al contrario, usiamo una espressione offensiva direttamente nei confronti di una persona e in sua presenza, ricorre in questo caso l’ingiuria, che non è più reato ma costituisce illecito civile che ha come conseguenza il risarcimento e il pagamento di una sanzione economica. Per il reato di diffamazione, invece, si rischia la reclusione o il pagamento di una multa.
Dunque, l’offesa a una persona, che ne lede l’onore o il decoro, oppure la falsa attribuzione di qualcosa a qualcuno, per danneggiare la sua reputazione, possono costituire reato o no a seconda del contesto e delle circostanze in cui le offese o la falsa attribuzione sono state commesse.
Se le offese, le affermazioni denigratorie e le false accuse sono pronunciate alla presenza della persona la cui reputazione è lesa, come abbiamo detto, ricorre l’ipotesi della ingiuria. Non c’è la sanzione penale perché non c’è più il reato (depenalizzato nel 2016), ma la persona offesa può citare in giudizio chi l’ha ingiuriata per chiedere un risarcimento per il danno di reputazione.
Non solo, l’autore dovrà pagare anche una sanzione pecuniaria civile, che va da un minimo di 100 euro a un massimo di 8.000 euro, per attribuzione di un fatto determinato, oppure da un minimo di 200 euro a un massimo di 12.000 euro se l’ingiuria è avvenuta davanti a più persone.
Quando l’attribuzione di fatto non vero o le offese all’onore e alla reputazione della persona sono fatte in sua assenza ma davanti ad altre persone, almeno due, allora ricorre la diffamazione, che è un reato. La persona offesa, infatti, non può difendersi né ribattere, dunque il danno alla sua reputazione è più grave. Il reato di diffamazione prevede la pena della reclusione fino a un anno o la multa fino a 1.032 euro, in caso di offesa della persona in sua assenza ma in presenza di altre persone.
La pena sale invece per l’attribuzione di un fatto determinato, sempre in assenza del diretto interessato, con la reclusione fino a due anni o la multa fino a 2.065 euro. Se, invece, l’offesa è fatta a mezzo stampa o con altri mezzi di pubblicità, allora la pena consiste nella reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a 516 euro.
Questi illeciti valgono anche sui social. Inoltre, alcune sentenze hanno equiparato la diffamazione su internet e sui social alla diffamazione a mezzo stampa o a mezzo pubblicità, perché destinata a un pubblico vasto, applicando di conseguenza la pena più grave. Occorre, dunque, fare sempre molta attenzione a quello che si scrive o si dice sui social, nei blog, sui siti e nei forum online.