Cosa prevede la riforma fiscale in merito alle aliquote Irpef? Ci sono buone notizie sui nuovi scaglioni.
Molto si è parlato negli ultimi mesi di revisione delle aliquote Irpef e la riforma fiscale vi ha effettivamente messo mano apportando alcune variazioni che avranno conseguenze per milioni di lavoratori autonomi e dipendenti oltre che per i pensionati. La revisione degli scaglioni è stata stabilita sulla base del reddito con alcune fasce rimaste invariate ed altre modificate.
Ad oggi gli scaglioni sono quattro: si va da quello fino a 15mila euro (con aliquota al 23%) alla seconda aliquota passata dal 27 al 25% (per redditi fino a 28mila euro) mentre tra i 28 e i 50mila euro l’aliquota è del 35% (rispetto al 38% precedente) ed infine al di sopra dei 50mila euro di redditi annui la tassazione sarà al 43%.
Aliquote Irpef e no tax area: quali sono le novità in vista per il 2024
Nel 2024 le aliquote passeranno da quattro a tre ovvero quelle del 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro, del 35% tra i 28 e i 50mila e del 43% oltre i 50mila euro. Ad oggi non vi sono concreti annunci in merito a quando le nuove aliquote Irpef verranno applicate ma è chiaro che negli obiettivi del governo Meloni vi sia il progetto di allineare per quanto possibile i livelli delle varie aliquote. I benefici potrebbero dunque riguardare moltissimi lavoratori che potranno beneficiare di un taglio di due punti percentuale risparmiando in alcuni casi considerevoli quantità di denaro rispetto a quanto accadeva nel 2022 e nel 2023.
Importantissimo sarà anche l’ampliamento della soglia di no tax area che passerà a 8.500 euro e che riguarda i redditi di lavoro dipendente. Di fatto verrà parificata a quella già in atto per i pensionati. Cosa significa? Che i redditi più bassi al di sotto di questa soglia, sia che si tratti di pensioni che di stipendi annui, non saranno soggetti a tassazione. Inoltre per ciò che riguarda le sanzioni, per chi dimostra l’impossibilità di pagare per ragioni a lui non imputabili saranno previste agevolazioni.
Tra le altre novità in vista vi sarà la progressività per i redditi di lavoro nonché il calcolo proporzionale ai redditi legati a capitali ed immobili. Novità vi sono anche dal punto di vista dell’ex bonus Renzi, il trattamento integrativo erogato mensilmente ai lavoratori dipendenti. Esso spetta solo per i redditi fino a 15mila euro e fino ad un massimo di 1200 euro.