Luca Argentero, a distanza di tanti anni, si è lasciato andare ad una confessione che ha stupito un po’ tutti
Tra gli attori più apprezzati nel panorama cinematografico italiano c’è sicuramente Luca Argentero, torinese classe ’78 che raggiunse la notorietà nel 2003 grazie alla partecipazione alla terza edizione del Grande Fratello, il reality in onda su Canale 5.
La sua esperienza nella casa più spiata d’Italia fu assolutamente proficua, visto che riuscì ad arrivare in finale conquistando anche il terzo posto alle spalle di Victoria e Floriana. Il Grande Fratello è stato a tutti gli effetti il suo trampolino di lancio, tant’è che dopo la partecipazione al reality iniziò a lavorare come modello e come opinionista televisivo.
Nel 2005, però, arriva la grande svolta della sua carriera esordendo in qualità di attore in Carabinieri, fortunata serie-tv in onda su Rete4 e Canale 5 dal 2002 al 2008. Il ruolo di Marco Tosi gli dà visibilità e “lancia” la sua carriera da attore che negli anni seguenti si rivelerà ricca di soddisfazioni.
Luca Argentero e la confessione che ha sorpreso tutti
Tra i film di successo in cui Luca Argentero ha avuto modo di recitare non possiamo non citare: A casa nostra, Lezioni di cioccolato, Saturno Contro, Solo un padre, Diverso da chi?, Il grande sogno, La donna della mia vita, C’è chi dice no, Bianca come il latte, rossa come il sangue, Un boss in salotto, Cosa fai a Capodanno? e I migliori giorni.
Per quanto concerne, invece, le serie televisive – oltre che in Carabinieri – ha preso parte, tra gli altri, a: La baronessa di Carini, Ragion di Stato, Sirene, Doc – Nelle tue mani e Le fate ignoranti – La Serie. Luca Argentero ha prestato il suo volto anche ad alcuni videoclip musicali, tra cui: Passione di Neffa, Distratto di Francesca Michielin e Per fare a meno di te di Giorgia.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Luca Argentero ha risposto ad una domanda su Saturno Contro, secondo film in cui ha avuto modo di recitare sotto la regia di Ferzan Ozpetek.
Queste, nel dettaglio, le sue parole: “Per me Ferzan è stato davvero un santo, perché mi ha permesso di essere a mio agio in mezzo a un cast strepitoso. Aver lavorato con lui è una certificazione di qualità. Di Saturno contro ho un ricordo quasi mitologico. Ero inesperto, puro, entusiasta, con quel cast eccezionale ho brillato di luce riflessa. La mia unica preoccupazione era di non fare troppe cavolate”.