Ristrutturare casa con l’Ecobonus sarà possibile anche nel 2024 ma occorre conoscere le direttive da rispettare per non avere brutte sorprese.
L’Ecobonus permette di effettuare interventi presso la propria abitazione finalizzati all’efficientamento energetico.
La proroga dell’Ecobonus è stata confermata per il 2024 così come quella di altri Bonus edilizi. Cambieranno alcune condizioni, però, al pari della riduzione dell’aliquota del Superbonus (da 90 a 70%) e della diminuzione del tetto massimo di spesa del Bonus mobili (da 8 mila a 5 mila).
Le modifiche sono state inserite nella Legge di Bilancio 2024 e tengono conto della disponibilità di risorse alla portata dell’esecutivo. La Manovra prevede numerosi interventi in diversi settori e i fondi a disposizione si sono dovuti ripartire per permettere l’applicazione delle misure. Scopriamo quali modifiche subirà l’Ecobonus, l’agevolazione che permette una detrazione variabile dal 50 al 65% per gli interventi di efficientamento energetico che restano fuori dal Superbonus.
Ecobonus 2024, ci sarà ma con delle modifiche: scopriamo quali
L’Ecobonus è una misura accessibile a tutti i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione per aumentare la classe energetica della propria abitazione. Posa di infissi, acquisto di caldaie di ultima generazione, installazione serrande e zanzariere, micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, generatori d’aria calda a condensazione e pompa di calore, impianti di climatizzazione invernale. Tanti interventi esclusi dal Superbonus 90% che nel 2024 scenderà al 70% e nel 2025 al 65%.
Possono accedere al Bonus i proprietari di un immobile – inclusi i titolari di reddito di impresa – a condizione che gli interventi effettuati siano rivolti al risparmio energetico. La detrazione varia dal 50 al 65% e si applica sia sull’IRPEF che sull’IRES. L’immobile oggetto di ristrutturazione, però, dovrà essere residenziale e preesistente. Non sono ammessi edifici in fase di costruzione. Il 50% sarà applicato sulla spesa sostenuta per un tetto massimo di 60 mila euro. Se il Bonus è chiesto dai condomini si potrà ottenere uno sgravio del 70% con spesa massima di 40 mila euro. Gli interventi ammessi, però, sono quelli destinati all’isolamento termico delle parti comuni.
La detrazione è l’unica possibilità di risparmio. Non sarà possibile nel 2024 la cessione del credito come già accade in tanti casi da tempo. Tale detrazione sarà spalmata in dieci quote annuali di pari importo.
Si potrà avere accesso all’Ecobonus per tutto il 2024 a condizione che le spese vengano effettuare entro il 31 dicembre 2024. Inoltre il contribuente dovrà indicare le spese sostenute in dichiarazione dei redditi e tutti i costi dovranno risultate effettuati con bonifico bancario o postale (dovrà risultare la causale del versamento, gli estremi della norma agevolativa, il codice fiscale del beneficiario, il numero di partita IVA della ditta o professionista che ha eseguito i lavori).