Avere la patente per alcuni è necessario per gli spostamenti quotidiani, alcune patologie potrebbero però mettere a rischio il rinnovo.
La patente può essere considerata un traguardo per i giovani, che iniziano a sentirsi indipendenti e possono non chiedere più un passaggio a mamma e papà per i loro spostamenti. Ben diversa è invece la percezione che possono avere gli adulti, che la ritengono uno strumento indispensabile per raggiungere il proprio posto di lavoro e non solo, specialmente se non possono sfruttare i mezzi pubblici per arrivare a destinazione.
Come tutti sanno, è però necessario rivolgersi periodicamente in autoscuola per ottenere il rinnovo, che avviene attraverso un esame della vista. La situazione è però parzialmente diversa se si soffre di alcune patologie, che possono condizionare la propria capacità di guida.
Rischi la patente se hai una patologia?
Come tutti sappiamo, il rinnovo della patente passa dal superamento di una visita in cui si deve dimostrare di saper leggere da lontano. Si parte infatti dal presupposto che sia importante non avere problemi in modo tale da non incorrere in episodi spiacevoli in situazioni di scarsa visibilità.
Nonostante questo, c’è chi sostiene che questo non sia il metodo migliore, visto che in quel modo si controlla solo se si veda bene da lontano, mentre sarebbe altrettanto importante, se non di più, vedere da vicino, Non solo, a volte gli esaminatori, consapevoli di come la licenza di guida sia fondamentale per molti, tendono a non essere troppo fiscali.
La situazione può essere però diversa se si soffre di alcune patologie ben precise, soprattutto quelle che costringono ad assumere farmaci in modo costante, i cui effetti collaterali possono influenzare sulla guida. Basti pensare a chi a disturbi mentali o assume psicofarmaci, in questo caso è necessario una valutazione psichica da parte di uno specialista.
Non si tratta però dell’unica malattia da tenere presente, l’elenco completo è indicato nell’articolo 320 allegato II titolo IV del Regolamento di esecuzione del Codice della strada. Tra queste possiamo citare:
- malattie endocrine;
- diabete;
- malattie del sistema nervoso;
- malattie cardiovascolari;
- uso di sostanze psicoattive;
- malattie del sangue:
- malattie psichiche;
- malattie dell’apparato urogenitale.
Qualora non si dovesse comunicare il problema e si dovesse incorrere in un incidente, c’è il rischio che la compagnia assicurativa possa rifiutarsi di garantire il rimborso anche se si ha ragione.
La patente speciale
In caso di alcune condizioni di salute viene concessa la patente speciale, che viene rilasciata solo in caso di superamento di una visita medica con una Commissione speciale.
Questa situazione riguarda:
- diabetici: se la persona segue una terapia a base di insulina, il rinnovo per le patenti A e B dovrà avvenire ogni cinque anni, indipendentemente dall’età.
- Persone affette da apnee ostruttive del sonno: chi ha questo problema va incontro a pause nella respirazione durante il sonno notturno, causata dall’ostruzione totale o parziale delle vie aeree. Non dormire a sufficienza può inevitabilmente incidere sul livello di attenzione alla guida, per questo sarà possibile ottenere la licenza tradizionale solo se viene dimostrato di avere un controllo della sintomatologia, altrimenti il rinnovo dovrà avvenire ogni tre anni.
- Epilettici: possono conseguire la patente A e B, ma non quelle C e D, ma dopo avere superato una visita neurologica specifica, accompagnata da un certificato in cui si indica di non avere avuto crisi epilettiche nei due anni precedenti. Se invece si arriva a un periodo senza crisi di almeno dieci anni, decade l’obbligo di rinnovo ogni due anni.
- Soggetti con malattie neurologiche: in genere in questi casi la patente non viene concessa, ma con alcune eccezioni. E’ il caso di chi ha avuto miglioramenti sul piano motorio, sensoriale e muscolare, oltre a riuscire a gestire al meglio i comandi della vettura.