Lo consigliano gli elettricisti: attenzione all’importante test da effettuare almeno ogni sei mesi per verificare che l’impianto funzioni correttamente.
Quando si parla di impianto elettrico c’è una componente che è di importanza fondamentale ma alla quale molto spesso non diamo peso. Si tratta del salvavita, la cui principale finalità è legata alla sicurezza: in fatti esso protegge, in caso di sovraccarichi o guasti, le persone ma anche i dispositivi elettrici collegati. Come? ‘Scattando’ allo scopo di interrompere il flusso di energia elettrica qualora dovesse risultare potenzialmente pericoloso.
Questa componente va dunque a completare, insieme al contatore, l’impianto elettrico e di fatto può salvare la vita alle persone. Spesso lo si conosce anche con il termine di interruttore differenziale, nome che deriva proprio dalla sua modalità di funzionamento basata sulla differenza tra la corrente elettrica in entrata e quella in uscita. Composto da un relè differenziale che verifica l’integrità dei flussi di corrente e da un interruttore magnetico che individua possibili cortocircuiti, è obbligatorio per legge e va a rendere l’intero impianto sicuro per chiunque viva nella casa.
Il test del salvavita consigliato dagli elettricisti: perché va effettuato ogni sei mesi
Questa premessa è d’obbligo per introdurre un tema di enorme importanza, un intervento che consenta di avere la certezza del corretto funzionamento del salvavita. Si tratta di un test che, come consigliato dagli stessi elettricisti, andrebbe effettuato non più tardi di una volta ogni sei mesi e che consente di proteggere dal rischio di dispersioni al suolo di corrente. Come si esegue il test dell’interruttore differenziale? Qualora il salvavita dovesse guastarsi potrebbe non entrare in funzione nei momenti di necessità e questo rappresenterebbe un potenziale pericolo per gli inquilini.
Anzitutto bisogna premere il pulsante T e si dovrebbe avvertire uno scatto mentre la leva dell’interruttore dovrebbe abbassarsi. Qualora questo è accaduto significa che l’impianto elettrico è stato isolato e che il test ha avuto esito positivo. In tal caso l’interruttore andrà riarmato sollevando la leva dell’interruttore, in modo tale da riportare nell’impianto il flusso di energia elettrica.
Qualora invece premendo il pulsante non accada nulla potrebbe esserci un malfunzionamento del salvavita. In tal caso bisogna disattivare l’impianto elettrico e rivolgersi quanto prima ad un elettricista per richiedere un suo rapido intervento perché il guasto espone a rischi elevati. È bene dunque segnarsi sul calendario degli impegni un controllo semestrale, un gesto di pochi secondi che potrebbe salvare la propria vita.