Come evolverà la situazione dei mutui nel 2024? La situazione non è del tutto positiva, e non è come ci si aspetterebbe
In molti speravano o per lo meno si auguravano che la situazione, dal punto di vista dei mutui, andasse progressivamente a migliorare nel corso del 2024. Ma non sarà propriamente così: il trend dei mutui sta continuando a crescere e questo implica, dal punto di vista dei nuclei familiari, costi che in alcuni casi stanno rischiando di diventare insostenibili.
Vediamo dunque qual è lo scenario attuale, tra aumento del costo del denaro e tassi di riferimento schizzati all’insù e come lo scenario potrebbe evolvere nel corso del prossimo anno.
La decisione di incrementare il costo del denaro è stata presa ormai da molti mesi a questa parte dalla BCE quale strumento per andare a contrastare l’inflazione ed i tassi sono stati progressivamente ma ripetutamente alzati andando cosi ad incidere fortemente sugli interessi dei mutui (specialmente quelli a tasso variabile o quelli a tasso fisso aperti nel corso del 2023) e dunque sulle tasche degli italiani. Che i mutui continuino a crescere lo confermano i dati di Bankitalia e questo ha portato ad una riduzione della liquidità di mercato con il costo del denaro passato dallo 0 al 4,5% in meno di un anno. Il parametro di riferimento dei mutui a tasso variabile ovvero l’Euribor potrebbe crescere ancora, seppur in maniera più contenuta, nel passaggio tra 2023 e 2024. Nel frattempo il parametro di riferimento dei mutui a tasso fisso, ovvero l’Irs, ha triplicato il suo valore ma oggi è più conveniente del variabile perché nel corso dell’estate ha cessato di crescere.
Per il 2024 si prevede una sorta di stabilizzazione dei tassi intorno al 5%: questa previsione è legata alle stime di crescita dell’inflazione che difficilmente verrà a ridursi nei prossimi due anni. Attualmente i tassi dei mutui variabili si attestano tra il 4,50 ed il 4,75%: a queste percentuali si è arrivati con continui incrementi dello 0,75% nell’arco del 2023 ai quali hanno fatto seguito aumento di circa 1000 euro l’anno per mutui ventennali di 100mila euro. Si tratta di circa 80 euro in più al mese. Chiaramente quelle per il 2024 sono ipotesi perché sarà il Consiglio direttivo della Bce a stabilire quale sarà, in futuro, l’andamento dei tassi basandosi sull’evoluzione delle prospettive economiche e dell’inflazione. Gli esperti ritengono comunque che nel 2024 dovremo fare i conti con nuovi aumenti e solo nel 2025, dopo il raggiungimento di una soglia di stabilità, i tassi potrebbero tornare lentamente a scendere.
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