Sono disponibili vari bandi a livello nazionale e regionale per sostenere l’imprenditoria giovanile: fondi per sviluppare progetti innovativi.
Il fine è quello di migliorare la competitività sul territorio, fornire formazione e consulenza ma anche un aiuto economico a tutti i giovani che provano ad affacciarsi sul mercato con un’idea imprenditoriale definita. In effetti, l’Italia fatica ancora a trattare le giovani imprenditrici e i giovani imprenditori come una risorsa, anche se l’Europa ha sempre premuto affinché gli Stati assicurassero sostegno ai giovani volenterosi, con idee funzionali o interessanti.
Ovviamente anche nel territorio nazionale sono attivi vari bandi, nazionali o regionali, dedicati all’imprenditoria giovanile. Molti, tuttavia, sono stati cassati rispetto agli anni scorsi. La buona notizia è che, nonostante i tagli, ce ne sono comunque ancora un bel po’ da sfruttare.
Si tratta dunque di saperli individuare e muoversi per tempo per sfruttare le opportunità, sia a livello nazionale che regionale. Nella maggior parte dei casi, lo Stato o le Regioni offrono supporto economico, logistico o fiscale. Si punta quasi sempre ad agevolare l’accesso al credito, garantendo così agli aspiranti imprenditori una maggiore autonomia.
Uno dei bandi più importanti è Resto al Sud, un aiuto che offre contributi a fondo perduto e una parte di aiuti attraverso finanziamento con interessi a carico di Invitalia. Possono accedere ai contributi i giovani dai diciotto anni in su (fino ai cinquantacinque anni) che risiedono nel Sud Italia. Cioè in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Ma anche nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
L’altro bando importante a livello nazionale per l’imprenditoria giovanile è ON, Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero. Un’iniziativa sviluppata per sostenere le micro-imprese e quelle piccole composte in prevalenza (o totalmente) da giovani under 35 oppure da donne di qualsiasi età. Questo aiuto offre contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero, da utilizzare per creare nuove imprese, ampliare o trasformare attività già esistenti.
In agricoltura, i giovani imprenditori possono sfruttare il bando di ISMEA che offre mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto a giovani e donne che vogliono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola. O che sono già attivi in agricoltura da almeno due anni e vorrebbero migliorare la competitività della loro impresa.
Per il 2023 è ancora attivo il SELFIEmployement, un bando dedicato ai NEET, cioè a quei giovani che non studiano e non lavorano. Si tratta di poter avviare piccole iniziative imprenditoriali con prestiti a tasso zero e senza garanzie.
A livello regionale, il Lazio propone il bando Impresa formativa con 80.000 euro di contributi a fondo perduto per disoccupati under 35 che vogliono aprire un’attività nella loro Regione. In Abruzzo ci sono bandi per favorire nuove imprese giovanili e femminili con contributi a fondo perduto.
In Lombardia è attivo il bando Linea Intraprendo a sostegno di nuove attività imprenditoriali e di autoimpiego per gli under 35 anni e gli over 50 anni senza lavoro. Nella Regione Puglia c’è l’N.I.D.I. Nuove iniziative d’Impresa con contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che hanno perso il lavoro, giovani e donne che vogliono avviare studi professionali associati o microimprese.
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