Incredibili le parole di Joe Bastianich, uno dei volti della tv più amati nel settore food. È stato buttato fuori casa: ecco cos’è accaduto.
Nato a New York nel 1968, Joe Bastianich è un imprenditore e un cantante statunitense di origine italiana. Sebbene molti credano che sia uno chef, in realtà è un imprenditore che ha proseguito l’attività familiare di ristorazione: nel 1993, infatti, ha convinto i suoi genitori ad aprire con lui il ristorante Becco a Manhattan e da lì il successo è arrivato come un’onda travolgente.
Nel 1998, quindi, si associa con un altro chef per aprire il Babbo Ristorante e Enoteca e, sempre a New York, Bastianich e Batali aprono altri sette ristoranti, sbarcando poi anche a Las Vegas e arrivando anche in Italia, prima a Gagliano di Cividale del Friuli e poi in Toscana ed anche a Milano. Se nella vita lavorativa ha quindi vissuto enormi successi, sul fronte privato invece c’è stata qualche difficoltà in più.
Joe Bastianich cacciato di casa: ecco perché
Figlio di una famiglia di immigrati, Joe Bastianich ha vissuto i suoi primi anni di vita all’interno di una comunità ricca di migranti, quindi colma di culture e usanze diverse. In realtà, però, odiava la ristorazione poiché si trattava di un ambito lavorativo imbarazzante, destinato a chi non aveva potuto studiare e più volte ha rivelato di essere stato invidioso degli altri bambini. Oggi, però, Bastianich è un imprenditore stimato e, nel privato, è anche marito e padre.
Sposato con Deanna Bastianich dal 1995, la coppia ha dato alla luce tre figli: Miles, Olivia ed Ethan. Nonostante la loro sia una storia d’amore lunga e forte, non sono mancati momenti difficili, uno dei quali è stato raccontato dall’imprenditore stesso a verissimo. “Siamo insieme da quasi 25 anni, tranne quando mi ha sbattuto fuori di casa. Mi disse che io e il cane dovevamo uscire di casa e mi ha sbattuto fuori” ha rivelato, sottolineando però che ogni rapporto ha alti e bassi.
“Io spero che sia lei la donna della mia vita, non lo so, bisognerebbe chiederlo a lei” conclude, rivelando che ci vuole tempo per capire quali sono le persone con le quali è giusto camminare fianco a fianco, nel corso della vita. Sicuramente, i primi ventotto anni sono andati benissimo: noi gli auguriamo di proseguire così.