Chi ha intrapreso gli studi universitari prima di entrare nel mondo del lavoro ha la possibilità di riscattare la laurea. Vediamo come.
Il percorso universitario è un capitolo importante nella vita di molti, ma cosa succede dopo la laurea? È scontato che si entri nel mondo del lavoro, sicuramente più tardi rispetto a coloro che non vanno all’università. Ebbene per i laureati c’è un’opportunità che può anticipare di qualche anno il traguardo della pensione: il riscatto degli anni di studio.
Esistono due tipi di riscatto, l’ordinario e l’agevolato, e la scelta di uno di essi dipende da vari fattori che vanno attentamente valutati. Il riscatto è riservato esclusivamente a coloro che hanno conseguito il titolo di laurea. Non è applicabile a chi ha frequentato l’università senza portare a termine il percorso di studi. L’esperta di fisco e previdenza Tatiana Oneta, dell’organizzazione di consumatori Altroconsumo, spiega che i beneficiari possono riscattare alcuni o tutti gli anni del corso di studio. Tuttavia, ci sono eccezioni: non è possibile riscattare gli anni fuori corso o quelli già coperti dalla contribuzione.
Come chiedere il riscatto
Il riscatto può essere di due tipi: ordinario o agevolato. Nel riscatto ordinario, la cifra varia in base a diversi fattori. Se si è iniziato a lavorare prima del 1996, contano l’età e l’anzianità contributiva. Per coloro che hanno iniziato a lavorare dopo questa data, si considera l’ultima retribuzione lorda annua imponibile, a cui si applica un’aliquota che va dal 25,5% per gli autonomi al 33% per i dipendenti. Il riscatto agevolato, introdotto nel 2019, è più semplice da calcolare: ogni anno di laurea che si desidera riscattare costa circa 5.350 euro. Un vantaggio di questa opzione è la possibilità di dedurre il 19% dell’importo pagato.
La richiesta di riscatto può essere effettuata solo tramite procedura telematica. Sul sito dell’Inps, occorre andare alla sezione “Prestazioni e servizi,” successivamente in “Servizi,” e infine nel portale “Riscatti e ricongiunzioni”. In alternativa, è possibile rivolgersi a un patronato o a un intermediario autorizzato. La decisione di riscattare la laurea è complessa e dipende dalle circostanze personali di ciascun individuo.
Dal punto di vista temporale, riscattare gli anni di studio significa aggiungere contributi previdenziali, anticipando di fatto il momento in cui si inizia a percepire la pensione. Tuttavia, dal punto di vista economico, stabilire se convenga o meno è difficile e varia da caso a caso. Il riscatto agevolato è meno oneroso, ma può influire meno sull’importo finale della pensione. L‘ordinario, al contrario, potrebbe essere conveniente per i giovani con uno stipendio basso, ma meno vantaggioso per coloro che sono vicini alla fine della loro carriera.
In conclusione, il riscatto della laurea può essere una strategia interessante per anticipare il momento della pensione, ma è fondamentale valutare attentamente i costi e i benefici, tenendo conto delle proprie esigenze finanziarie e del proprio percorso di carriera.