Giancarlo Magalli è fuori dalla televisione, il conduttore non nasconde la sua amarezza e fa una confessione davvero incredibile.
Non ha certamente bisogno di presentazioni, Giancarlo Magalli, noto conduttore televisivo che però da diverso tempo è fuori completamente dal palinsesto tv. Ha passato un periodo non troppo semplice per via del linfoma che lo ha tenuto fermo per un anno e dal quale adesso è completamente guarito. L’ultimo suo lavoro è stato sul set di Don Matteo 14, ha infatti prestato il volto per il vescovo di Spoleto.
Insomma un cambiamento, per lo meno dal punto di vista fisico che si nota specialmente per colpa della malattia, eppure il suo desiderio di tornare a lavorare non è mai cambiato, peccato che non pare essere in linea con quelle che sono le intenzioni di chi fa parte del mondo dello spettacolo.
“Ho tante idee. Ma nessuno me li chiede perché ormai si fanno sempre gli stessi programmi e le idee non servono più. In video vanno solo i format stranieri che neanche si perde tempo ad adattare” ha ammesso nella sua intervista per il Messaggero.
Giancarlo Magalli: “Avevo avuto delle promesse ma per ora non li ho sentiti”
Sono delle parole piene di amarezza quelle di Giancarlo Magalli che dopo avere superato un anno molto difficile, legato alla sua malattia, nella lunga intervista per il Messaggero torna a sottolineare come la sua non presenza in televisione sia qualcosa voluta dagli altri.
“Mi avevano promesso una telefonata sia Angelo Mellone, che adesso guida il Day Time, sia il direttore generale Giampaolo Rossi, ma finora non li ho sentiti” ha raccontato e ancora: “Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione, e ho avuto buoni rapporti con tutti i manager, da Milano a Fuscagni, da Giordani a Voglino e via elencando. Tutti tranne Del Noce e Saccà, ovviamente”.
Insomma davvero una situazione incresciosa e dire che per sua stessa ammissione, i progetti lavorativi e le idee non gli mancherebbero, gli stessi che aggiunti alla sua grande esperienza professionale potrebbero portare a dei risultati davvero eccellenti. Ma ad ogni modo, per adesso, le cose stanno cosi.
“Ho fatto qualsiasi cosa: autore, attore, sceneggiatore, presentatore, doppiatore per i cartoon… E sempre bene. Se poi vogliamo parlare di riconoscenza, quella non esiste. Meno che mai in Rai, che non essendo identificabile in una persona, una coscienza non ce l’ha proprio” ha infine concluso.