Scandalo in casa Rai, un caso di insulti omofobi e sessisti pronunciati da una personalità importantissima della televisione, durante la regia di uno dei programmi di punta di RaiDue.
E’ accaduto dietro le quinte di un famoso programma, il protagonista dell’accaduto è una figura importantissima della televisione italiana, che lavora in questo campo da decenni. In casa Rai l’aria è molto tesa per quanto accaduto.
La lotta per i diritti delle persone LGBTQIA+ e delle donne hanno guadagnato l’attenzione che meritano, segnando la storia della ricerca dell’uguaglianza e della giustizia sociale. Con il tempo la società sta assistendo ad una crescente consapevolezza e mobilitazione attorno a questi temi importanti, come ad esempio il matrimonio egualitario, la non discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’autodeterminazione di genere.
Anche il movimento femminista è in costante evoluzione. Nel tempo ha affrontato battaglie su questioni come la disparità salariale o la violenza di genere, purtroppo oggi tema molto attuale. Le campagne di sensibilizzazione promossi da questi gruppo hanno giocato un ruolo fondamentale nel trasformare atteggiamenti culturali e politiche pubbliche. Purtroppo però, come in questo caso, tutte queste battaglie non sono sufficienti a scardinare gli stereotipi dannosi.
L’increscioso turpiloquio
“Levami ‘sto fr***o di me**a da torno!” o “Signorina, sorrida, finga di esistere…ma chi è sta tr**a?” queste sono solo alcune delle oscenità urlate da una delle personalità più importanti della Rai, se non della televisione italiana in generale, un regista di programmi famosissimi come Uno Mattina, I Fatti Vostri, Scommettiamo Che, e molti altri.
La persona in questione si chiama Michele Guardì, regista e autore, nel settore da oltre 40 anni, si è lasciato andare a delle espressioni poco gentili anche nei confronti di Giancarlo Magalli, intramontabile presentatore de I Fatti Vostri, in onda su RaiDue, dicendo “Magalli è un cane! Cane!”. Insomma questo vivace regista ne ha per tutti, le registrazioni ottenute dai fuori onda sono da brividi.
Magalli minimizza e cerca come può di difenderlo dicendo che scherza, il sig. Guardi replica dicendo che sono tutte sciocchezze, che non è assolutamente sessista, che è solo un attacco alla sua immagine per garantire ascolti, e che il 5.600 puntate all’attivo è impossibile non dire qualcosa di offensivo senza essere ascoltato. Ma c’è dell’altro.
Anche un collaboratore di Guardì dichiara che il suo comportamento in ambito lavorativo crea un ambiente teso, un clima pessimo e che spesso avrebbe voluto denunciarlo per il modo in cui si rivolgeva ai suoi colleghi. Dichiarando inoltre che questo è un comportamento reiterato che dura da più di 10 anni. Non è ancora certo quali siano i provvedimenti che prenderà la direzione della Rai. Vedremo gli sviluppi di questo grave episodio.